L'intervista Mario Mantovani

«Esenteremo le famiglie meno abbienti dal superticket che è stato previsto dalle precedenti amministrazioni. Un primo passo verso l'abolizione». Ad annunciarlo è il vicepresidente della Regione, l'assessore alla Salute Mario Mantovani.

In che cosa consiste il superticket? E chi verrà esentato?

«Il super ticket su tutte le prestazioni era stato inserito in aggiunta al ticket nazionale dalla precedente giunta. L'idea è esentare le famiglie con reddito non superiore a diciottomila euro».

Quanti cittadini saranno interessati dal provvedimento?

«Si tratta di una platea di due milioni di persone che dovrebbero essere esentate, affinché in Lombardia nessun lombardo debba rinunciare a una prestazione ambulatoriale per ragioni economiche».

L'esenzione vale solo per famiglie?

«Vale per le famiglie, che posso essere composte anche da una persona singola: cioè vale anche per i single».

Qual è il costo sulle casse della Regione?

«Il provvedimento costa circa 30 milioni di euro».

Dove troverete i soldi necessari?

«Li ricaviamo nel nostro bilancio della sanità: faremo risparmi, non so dove ridurremo, ma certamente ci sarà un minore introito».

Le nuove esenzioni riguarderanno solo i cittadini a basso reddito?

«No, pensiamo anche a un'esenzione per fascia: vorremmo escludere dal ticket tutte le donne colpite da patologie legate al tumore al seno o all'utero. Inseriamo nel provvedimento anche l'abolizione del costo delle creme per le donne soggette a radioterapia. Oggi sono a carico del cittadino e un solo tubetto costa 32 euro: invece verrebbero rese gratuite».

E il progetto di abolizione del ticket per tutti?

«Se il governo non avesse applicato i tagli lineari come ha fatto recentemente, sottraendo 350 milioni alla Regione Lombardia, che ha il bilancio in ordine da 10 anni, avremmo potuto cancellare i superticket. È un passo avanti, con l'idea di cancellarlo progressivamente nel 2016 e 2017, qualora non intervenissero ulteriori tagli al bilancio regionale».

Quali altre novità ci si può attendere a breve?

«Entro il 15 giugno si potranno presentare gli emendamenti: Forza Italia li sta preparando per i propri obiettivi e cioè per rimarcare il principio basilare della libertà dei scelta del cittadino, oltre che l'eguaglianza di diritti e doveri tra pubblico e privato».

Che cosa intendete per uguaglianza di diritti e doveri?

«Maggiori controlli affinché non ci siano abusi e prestazioni inutili. Ci sarà un'Agenzia a cui saranno affidate le linee guida per i controlli sia per gli ospedali pubblici che convenzionati

Si continua a parlare dell'accorpamento tra Salute e Sociale. Lei che ne pensa?

«Non siamo contrari all'accorpamento, purché l'assessorato resti in mano a Forza Italia».

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