(...) e giocolieri, scacchi giganti e fionde però, è spuntato questo «Un arcobaleno di fiabe» proprio in piazza del Carmine, in pieno centro e davanti una delle chiese più belle e frequentate in città, in una piazza che ospita spesso rassegne ed eventi ma compatibili con la natura del luogo e con la sua storia, iniziata alla fine del Quattrocento. Don Daniele evidentemente non ha gradito. Sicuramente non ha gradito il vescovo Corrado, che in un'intervista rilasciata al giornale della Curia «Il Ticino» e firmata dal direttore Alessandro Repossi, ha deciso evidentemente che fosse giunto il momento di abbandonare la consueta cautela e ha scandito: «Come vescovo della comunità credente e cattolica di Pavia ma anche come cittadino italiano che risiede in questo Comune, manifesto la mia disapprovazione a tale iniziativa». Il vescovo ha bocciato la decisione «di inserire questo evento in una manifestazione dedicata ai giochi», ma anche la scelta del luogo. «Sappiamo benissimo che la piazza non è di proprietà della Chiesa ma è del Comune, che ha diritto di cederla in uso a chi vuole - ha spiegato - però mi sembra improprio organizzare davanti alla basilica del Carmine un incontro su questo tema».
«Non intendo imporre nulla - ha aggiunto - ma mi faccio voce di un disagio e di una critica rispettosa interpretando, penso, il pensiero di tanti pavesi, credenti e non credenti». E per meglio ribadire il concetto, ha citato anche Papa Francesco, per il quale su questi temi «c'è in gioco qualcosa di importante».Alberto Giannoni
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