La svolta verde della giunta Pisapia è diventata grigio cemento. Se due giorni fa l'assessore al Verde di Palazzo Marino Chiara Bisconti magnificava le due aiuole in via di restyling in piazza Duomo come appunto «la svolta verde» all'ombra della Madonnina, si taceva invece sulla decisione di abbattere il 30 per cento degli alberi di foro Bonaparte. Si, si, avete letto bene, a pagina 400 del corposo progetto definitivo per la pedonalizzazione di piazza Castello, che investe tutta l'area che gravita intorno alla dimora sforzesca, si parla appunto del taglio del trenta per cento degli alberi di foro Bonaparte per potere allargare i marciapiedi e ricavarne posti auto. Questa la terribile scoperta che ha fatto Filippo Jarach, vicecapogruppo di Forza Italia in zona 1 parlando con alcuni residenti: «Ieri hanno scoperto che il progetto, che non è mai stato presentato in consiglio di zona, prevede anche il taglio degli alberi e l'allargamento del marciapiede per recuperare i posti auto per residenti. Ma qui siamo alla follia - continua Jarach -: la giunta Pisapia che si fregia di sviluppare politiche di mobilità sostenibile, car e bike sharing, che cosa fa? Taglia le piante che sono l'unico polmone verde sulle strade del centro». I residenti, che hanno già raccolto 800 firme contro l'isola pedonale sono furibondi. «Non lo permetteremo - annuncia battagliero il vicepresidente Difensori del voto di Forza Italia Alan Rizzi - e daremo battaglia». Siamo al paradosso dei paradossi: la giunta riunita in conclave partorì un topolino - la chiusura al traffico di piazza Castello - che si sta rivelando un colossale boomerang. «Un altro passo nel percorso di cambiamento che sta vivendo Milano con le nuove piste ciclabili, le aree pedonali e le Zone 30: la città cambia volto adattandosi sempre più alle nuove forme di mobilità sostenibile utilizzate dai cittadini» recita il comunicato ufficiale. Che oggi assume un sapore kafkiano.
Un piano tenuto segreto: «noi in consiglio di zona non abbiamo mai potuto vedere il progetto - accusa Jarach - la maggioranza dà sempre tutto per scontato, non solo non ci consulta ma addirittura ci nasconde le iniziative». Segreto anche per la Sovrintendenza per i Beni paesaggistici della Lombardia: «Io non ho mia visto il progetto definitivo» dice Alberto Artioli.
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