Cronaca locale

Quei clandestini che spacciano nelle case del Comune

In via Savoia alberga il degrado e l'incuria, i residenti sono disperati. Al civico 3, il locale delle caldaie è stato occupato dai clandestini che ne hanno fatto una base dello spaccio

Quei clandestini che occupano e spacciano nelle case del Comune di Milano

Ennesimo episodio di degrado nella città di Milano. Arriva in queste ore la denuncia dell'europarlamentare Lega e consigliere comunale a Milano Silvia Sardone, che spiega come nelle case popolari di via Savoia sia in atto una intensa attività di spaccio. Sono stati i residenti i primi ad accorgersi del fenomeno e a riferire delle condizioni in cui si trova la loro zona, ora in preda all'incuria e ai traffici illeciti.

In particolare, alcuni clandestini africani hanno occupato il locale caldaia al civico 3, ed è proprio lì che avrebbero installato la loro base per il traffico e la vendita di sostanze stupefacenti. Ancora una volta, quindi, gli abitanti che riesiedono nelle periferie milanesi vedono la propria zona in completa balia del degrado e dell'illegalità. Una situazione che ha spinto la Sardone, da sempre in prima linea per tutelare i cittadini, ad intervenire, effettuando un sopralluogo insieme ai residenti ed al consigliere del municipio 5 Andreana De Franceschi. "Ho svolto un sopralluogo nelle case popolari di via Savoia, constatando purtroppo un’incuria e un degrado senza fine in ogni loro angolo", ha scritto la rappresentante del Carroccio sulla propria pagina Facebook. "Il locale caldaia al civico 3 è occupato da clandestini africani che lo usano come base per lo spaccio nel quartiere e non solo. I caseggiati hanno inoltre disperato bisogno di interventi di vera manutenzione. Quando si sveglierà Sala?", ha attaccato.

Degrado via Savoia

Insieme ai residenti dei civici 2 e 3, ha successivamente raccontato Silvia Sardone in un comunicato, è stata effettuata una ispezione della zona. Evidenti i segni di incuria e degrado. Al civico 3, nel locale delle caldaie, alcuni stranieri avevano installato la loro base dello spaccio, mentre al civico 2 molteplici problemi sono stati riscontrati al cancello esterno, ormai incapace di chiudersi. Non solo. Sono stati segnalati balconi a rischio crollo, alberi pericolanti, portoni distrutti ed un vialetto dissestato a causa del quale molte persone sono già cadute.

Degrado via Savoia

"Se questa è l’attenzione del Comune di Milano verso il proprio patrimonio immobiliare c’è poco da star tranquilli", ha commentato la Sardone. "Chiediamo un intervento immediato per mettere in sicurezza il locale caldaia e impedire nuove occupazioni abusive, oltre al ripristino di tutte le parti comuni dei caseggiati. I milanesi delle periferie pagano le tasse esattamente come avviene in centro, pertanto fatichiamo davvero a capire perché vengano trattati come cittadini di serie B. Al sindaco regaleremo un navigatore per permettergli di raggiungere via Savoia: abituato alle ciclabili e alle ztl della cerchia dei Bastioni, dubitiamo sappia dove sia…”, ha amaramente commentato la rappresentante leghista.

A partecipare al sopralluogo anche il consigliere della Lega in municipio 5 Andreana De Franceschi, che ha riferito di avere da tempo ricevuto le segnalazioni dei residenti di via Savoia. "I caseggiati hanno disperato bisogno di interventi di vera manutenzione perché è impensabile che le scale possano essere accessibili a chiunque a causa dei portoncini rotti o che qualcuno rischi di farsi seriamente male inciampando nei cortili mentre rientra a casa", ha dichiarato De Franceschi. "I cittadini non chiedono la luna ma semplicemente sicurezza a ogni suo livello.

Ci auguriamo che arrivino risposte immediate sia dal Comune che dal Municipio 5: la sinistra sia dia una mossa, non c’è più altro tempo da perdere”, ha concluso.

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