Per due settimane, fino al 26 ottobre 2014, l'Odin Teatret sarà a Milano, all'Elfo Puccini con lo spettacolo «La vita cronica» e tantissime dimostrazioni spettacolo, conferenze e incontri, seminari pratici e Master Class, presentazioni di libri, film in diversi luoghi simbolo della città. Oggi alle 14.10 nel Foyer del Teatro Elfo Puccini presenta «La biblioteca dell'Odin», presentazione di libri di Eugenio Barba e degli attori dell'Odin Teatret ad ingresso libero, a cui interverranno Eugenio Barba, Roberta Carreri, Iben Nagel Rasmussen, Julia Varley, introdotto da Oliviero Ponte di Pino.
Tornerà anche nel 2015, dall'11 gennaio al 24 maggio, il ciclo di Prove Aperte «La Filarmonica della Scala incontra la città». È la sesta edizione di un'iniziativa realizzata in collaborazione con Comune di Milano, UniCredit e UniCredit Foundation per raccogliere fondi in favore di onlus milanesi impegnate nel sociale. Quest'anno si è pensato all'assistenza alla disabilità: beneficiarie saranno la sezione milanese di Uildm - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, Handicap... su la testa!, Associazione iSemprevivi+onlus e Progetto Itaca. Da ieri sono disponibili i carnet per l'intera rassegna (da 20 a 140 euro), mentre i biglietti singoli si potranno acquistare dal 2 dicembre. Prezzi, come sempre, contenuti (da 5 a 35 euro), per un calendario da mettere i brividi anche ai più navigati musicofili. Intanto i più fortunati potranno gustarsi un assaggio gratuito già domenica alle 10.30, con l'anteprima ad inviti destinata alla città e agli utenti dei Servizi Sociali. La matinée, introdotta da Enrico Parola, vedrà sul podio il grande Cristoph Eschenbach con il programma che gli è più congeniale: la Seconda sinfonia di Johannes Brahms, un capolavoro del tardo romanticismo, preceduta dalla preziosa Suite su versi di Michelangelo Buonarroti di Dimitri ostakovic, una vera rarità in Italia. Brahms è un po' il filo conduttore di tutto il ciclo. L'11 gennaio, alle 19.30, il richiestissimo Fabio Luisi accompagnerà la star Joshua Bell nel Concerto per violino e orchestra op. 77 del sinfonista amburghese. Spazio poi alla musica del Novecento con Lontano per orchestra di György Ligeti, e Amériques, per grande orchestra, di Edgard Varèse. Domenica 1 marzo sarà la volta di Myung-Whun Chung, con l'Italiana di Mendelssohn e ancora Brahms, con quella maestosa Prima sinfonia op. 68 da molti considerata, all'epoca (1876), una sorta di «decima» beethoveniana. Sabato 16 maggio quella che è forse la data più attesa. La mattina, alle 9.30, Riccardo Chailly e la straordinaria Maria João Pires daranno vita al più innovativo tra i cinque concerti per pianoforte di Beethoven, il Quarto in sol maggiore op. 58, composto tra 1805 e 1806. E anche qui al capolavoro ottocentesco si affiancherà un'icona del XX secolo: di nuovo ostakovic, con la Sinfonia n. 5 in re minore, una delle più apprezzate del compositore russo. Un Beethoven più mozartiano è quello del Primo concerto per piano e orchestra, che potremo ascoltare il 24 maggio alle 19.
30 dalle mani di Beatrice Rana, giovanissima pianista pugliese fresca di medaglia d'argento e premio del pubblico al concorso Van Cliburn di Fort Worth, in Texas. A dirigere l'orchestra del Piermarini sarà il tedesco Marc Albrecht.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.