La Lombardia ha superato il Lazio. Parlano chiaro i numeri del report settimanale dell'Altems dell'Università Cattolica. Restituiscono un quadro articolato e in chiaroscuro delle performance regionali, ma mostrano almeno 3-4 punti da cui si deduce il sorpasso negli ultimi giorni, proprio in coincidenza con lo scatto in avanti che anche Palazzo Lombardia evidenzia, alla vigilia di questo lunedì (oggi) che segna il via delle prenotazioni per la fascia d'età 65-70 anni, e l'auspicato passaggio a 65mila dosi al giorno somministrate, in vista di un ulteriore incremento: 100mila dosi fra 7 giorni, lunedì prossimo.
L'assessorato al Welfare indica in 287mila le dosi somministrate nell'arco dell'ultima settimana (con le 49mila attestate provvisoriamente sabato). Inoltre in Regione si calcola che, anche nelle vaccinazioni dei settantenni (partite lunedì scorso) la Lombardia già ieri sia diventata in valore assoluto la Regione che ha vaccinato di più.
Il rapporto settimanale dell'Alta Scuola di Economia e management dei Sistemi sanitari dell'Università Cattolica è un documento accuratissimo, messo a punto da decine di ricercatori che in oltre 100 pagine danno conto delle diverse strategie adottate dalle Regioni per fronteggiare la diffusione del virus e le sue conseguenze. Anche La Repubblica, edizione romana, lo ha sintetizzato così: «Corsa alle vaccinazioni Sorpresa Lombardia - ora sorpassa il Lazio».
E in effetti alcuni risultati dell'elaborazione saltano agli occhi. Il primo è che la Lombardia è la Regione che ha effettuato il maggior numero di inoculazioni per punto di somministrazione nell'ultima settimana (2.473), insieme alla Campania (2.736) e al Molise (2.209). Un numero questo, che segue anche alla scelta di concentrare la campagna in centri massivi (76 quelli indicati nel piano), ma testimonia anche l'efficienza della «macchina» guidata da Guido Bertolaso. Altro dato: si sa che la Lombardia è - in valore assoluto - la Regione che ha somministrato più dosi, e questo dipende ovviamente dalle sue dimensioni e dalla sua popolazione. Ma il rapporto quantifica il numero di persone che hanno ricevuto almeno una dose al 12 aprile: sono (erano) 1.469.750, mentre nel Lazio sono 962.051. In percentuale il Lazio resta avanti (19,44%) ma è vicino alla Lombardia (17,11%).
E sono altri due gli elementi che emergono dal report, messo a punto in collaborazione con i centri di ricerca della Cattolica, con la Sezione di Igiene del Dipartimento di Scienze della vita e Sanità Pubblica Facoltà di Medicina e Chirurgia «Gemelli» e con l'Università Magna Graecia. Il primo è il primato della Lombardia nelle vaccinazioni degli over 80: hanno ricevuto almeno una dose in 625.718 su 737.640, pari all'84,8%, mentre nel Lazio sono 306.285 su 400.605, pari al 76,5. Veneto e Basilicata sono all'85,5%, l'Emilia-Romagna all'85,1%.
Da questo cambio di passo risulta anche che la Lombardia oggi sia meno lontana di altre dagli
obiettivi governativi (le famose 500mila dosi al giorno). Il gap giornaliero medio delle Regioni da questo target è pari al 45% (226.836 somministrazioni). Questo «spread», questo «gap», è al 49% in Lombardia e al 52% nel Lazio.
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