«In Lombardia servono 200 centri anti violenza»

Bandiera a mezz'asta ieri a Palazzo Marino nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. E un primo passo è stato compiuto in Regione con il «Tavolo permanente per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne», insediato da Paola Bulbarelli, assessore alle Pari opportunità. Il Tavolo è composto da 24 membri, metà rappresentanti delle istituzioni e metà del sistema associativo. «Non poteva esserci data più significativa - osserva Bulbarelli -. In tutto il mondo oggi si ricorda che la violenza contro le donne costituisce una violazione dei diritti umani, un attacco all'inviolabilità, alla dignità e alla libertà della persona». Bulbarelli auspica che l'insediamento del Tavolo aiuti e favorisca la realizzazione di nuovi centri antiviolenza: «In Lombardia sono solo 16 quando l'Europa ci dice che dovremmo averne 200».
Il tema è stato ampiamente dibattuto durante questa settimana, con dati e approfondimenti, al Pirellone. «Il salto culturale non basta, servono azioni forti per contrastare un fenomeno che ha cifre impressionanti» dice Raffaele Cattaneo, presidente del consiglio regionale. Secondo quanto emerso pochi giorni fa nel corso di un convegno, la Lombardia «risulta essere la seconda regione dopo il Lazio per le chiamate al numero anti-violenza». Il rapporto della clinica Mangiagalli ha «evidenziato la forte crescita in due anni (+ 23%) dei casi di violenza sulle donne, in particolare delle violenze compiute tra le mura domestiche che sono aumentate del 53% rispetto a due anni fa (2011). Si tratta di un trend che ha portato a rendere pressoché simili i numeri dei casi di violenza sessuale e di violenza domestica». Il consiglio regionale, assicura Cattaneo, «farà di tutto per tenere alta la guardia e contrastare qualsiasi tipo di atto di prevaricazione contro le donne».
Il Comune ha dedicato una seduta straordinaria del consiglio al tema. Una manifestazione si è svolta davanti alla Rai. E tutta la città si è mobilitata con eventi organizzati in collaborazione con la rete di associazioni che assistono le vittime di maltrattamenti.

E 1300 ragazzi, al Teatro DalVerme, hanno assistito, alla presenza del presidente della Provincia, Guido Podestà, allo spettacolo teatrale «Non toccare mia sorella» di Elda Olivieri. «Sono convinto - ha detto Podestà ai ragazzi - che questi tristi fenomeni si combattano prima di tutto e soprattutto con l'educazione».

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