Cronaca locale

"Lotto per la mia Lecco con l'entusiasmo di tanti ragazzi in lista"

In testa l'uomo del volontariato e del lavoro. Piazza (Fi): "Qui un modello che funziona"

"Lotto per la mia Lecco con l'entusiasmo di tanti ragazzi in lista"

«Peppino conosce tutti». «Non c'è una persona in città che parli male di Peppino». Peppino Ciresa cammina per Lecco, saluta, sorride. «In tanti mi vogliono bene», dice. Commerciante per 55 anni, poi consigliere comunale e assessore, uomo del volontariato, domenica 4 ottobre potrebbe coronare la sua storia d'amore con Lecco diventandone sindaco. «È un monumento alla lecchesità», riflette Mauro Piazza, consigliere regionale di Forza Italia e artefice di «Lecco Merita di più», la lista civico-politica, formata da azzurri e indipendenti, che è diventata il fenomeno di queste elezioni, risultando col 14,1% la prima del centrodestra, mentre «Lecco ideale» è arrivata al 12,7%, a un passo dalla Lega (13,7) e sopra Fdi. Ciresa e le civiche, le civiche per Ciresa: nel rapporto diretto coi cittadini c'è la ricetta - semplice semplice - di questo exploit che tutti si attendevano. «La ricetta sono candidati credibili, lavoro, rapporti con le persone - dice Piazza - nella nostra grande comunità si raccolgono 300 amministratori locali, 30 sindaci del Lecchese, il presidente della provincia, persone di qualità, politica sana, mai uno scandalo, è una storia che testimonia un'idea della politica come servizio. Forza Italia vuole l'apertura alla società civile, noi l'abbiamo messa in pratica candidando professionisti, medici, presidenti di associazioni, qualche vecchia gloria, tanti giovani. Ci sono state tante preferenze e tanti voti di opinione. Un mix. Ci abbiamo messo la faccia anche io e Daniele Nava. Il risultato ci gratifica, sarebbe bello se potesse essere un modello per l'Italia moderata. In Fi oggi c'è una classe dirigente di grande valore».

Lecco è stata governata dal Pd negli ultimi 10 anni, ma ha una tradizione «moderata»: roccaforte dc, storicamente cattolica, ha il volontariato e il lavoro nel dna. Ciresa è un alpinista, ha fondato una squadra di calcio, ha lavorato una vita nella panetteria di famiglia. «È un lecchese a 24 carati - osserva Piazza - dove ha messo le mani ha fatto fiorire il giardino. É la persona perfetta per cambiare, perché il giudizio di tutti è che Lecco sia stata malgovernata: il teatro è chiuso, il centro sportivo cade a pezzi, il lungolago è messo male».

Con l'avversario Mauro Gattinoni ci sono tutti gli assessori uscenti. Hanno preso anche più preferenze degli altri, per cui sarebbero confermati. Gattinoni era direttore di Api Lecco. Nel centrodestra lo considerano «una foglia di fico». Lui stesso parla di cambiamento. «Interpretiamo noi la voglia di cambiare - dice Piazza - e siamo convinti che prevarrà». La scaramanzia in casa centrodestra è d'obbligo, ma nessuno si nasconde e Ciresa ha 7 punti di vantaggio sul rivale. «Siamo soddisfatti - ammette Ciresa - speravamo di vincere al primo turno ma ci siamo andati vicini e siamo contenti. Abbiamo lavorato tutti molto bene e siamo attrezzati per i prossimi giorni. Io sono partito con la mentalità di chi ha tanta esperienza, convinto che sarebbe bastata - confessa - poi mi sino reso conto che tutti questi giovani, col loro entusiasmo e la loro voglia di fare, mi hanno coinvolto, dato la carica, e ho capito che sto facendo tutto questo per loro, futuri amministratori». Ciresa non vuole accordicchi da teatrino della politica. «Abbiamo detto che non avremmo fatto apparentamenti - ricorda - e andremo dritti per la nostra strada, abbiamo un programma condiviso, cercheremo i voti in tutti i posti in cui ne abbiamo meno. Parleremo con tutti, anche coi i 5 Stelle, io ho amici candidati in tutte le liste, candidati che sono più vicini a noi. E stiamo già lavorando alla squadra, abbiamo già individuato un assessore, la presidente dell'Ordine degli architetti Giulia Torregrossa, con lei ci stanno altre persone di grande valore.

Ci metteremo al lavoro insieme per la nostra città».

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