«Lupi, Del Debbio o Romani Bene i nomi, ora l'accordo»

Il presidente del Consiglio regionale: «Niente doppi forni Ncd è solidamente nel centrodestra. Se non si snatura»

Raffaele Cattaneo, presidente Ncd del Consiglio regionale. Maroni (Lega) e Gallera (Forza Italia) sono convinti che per riconquistare Milano nel 2016 il centrodestra si presenterà unito a Ncd. Conferma?

«Salutiamo con favore l'apertura di Maroni e Gallera, è la dimostrazione evidente che la coalizione in Regione funziona bene. E funziona il “modello Lombardia” o “modello Liguria”, un centrodestra che ritorna unito a fare proposta credibile agli elettori. Io dico che non solo a Milano ma in tanti comuni importanti della Lombardia al voto nel 2016 si può vincere insieme e mandare un segnale politico di riscossa del centrodestra. L'unità però si trova su un programma e su un candidato, in quest'ordine».

Maroni vorrebbe lanciare il candidato già entro fine mese. «Mission impossible»?

«Anch'io penso che non bisogna perdere il vantaggio competitivo: mentre la sinistra decide cosa fare al proprio interno possiamo partire presto con un candidato del centrodestra. Dobbiamo trovare subito un accordo sul programma, Ncd a Milano e in Lombardia è disponibile senza riserve. L'elettorato e la classe dirigente hanno valori solidi di centrodestra, non c'è spazio per strumentalizzazioni. Ma il centrodestra non deve snaturare o tradire sè stesso».

Cioè?

«Deve offrire una proposta di buonsenso, moderata. Se c'è questa volontà Ncd sollecita un confronto anche prima della pausa estiva. Si può trovare una sintesi felice sul programma che troverà il candidato capace di rappresentarlo al meglio».

Si sono fatti diversi nomi di papabili. Li condivide?

«Molti di quelli già buttati in pasto ai giornali hanno le caratteristiche di un buon candidato, penso a Maurizio Lupi e Paolo Del Debbio che però hanno detto di no, anche Paolo Romani, Corrado Passera. “Bruciare” i nomi però è la cosa più impropria, capisco chi sta dichiarando che ora non è disponibile per tirarsene fuori. Se poi fosse un nome condiviso da tutti credo che farebbe fatica a tirarsi indietro».

A Varese però si parla di una possibile alleanza Ncd-Pd. É la politica dei due forni?

«Varese è in una situazione unica sul panorama lombardo. C'era un governo unito del centrodestra e la coalizione è stata rotta per una rappresaglia politica voluta da Lega e Fi. Chi ha preso quello decisione meno di un anno fa si è assunto una responsabilità gravissima in vista delle prossime elezioni, ha inferto una ferita non facilmente sanabile nella base Ncd solida del varesino. Non è impossibile ricucire ma la proposta dovrà essere assolutamente convincente e commisurata alla gravità del fatto, per ora non si è vista. Ma non è assolutamente in atto un'alleanza organica col Pd».

Magari se il candidato fosse un uomo di

Ncd..?

«Lascio a lei questa sintesi. Alle ultime elezioni a maggio in due Comuni della provincia di Varese sindaci Ncd sono stati votati da tutte le forze del centrodestra. Quello che all'apparenza è impossibile avviene».

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