Cronaca locale

M3, quindici agenti su 21 si mettono in malattia "Grave e irresponsabile"

Atm attiva una task force per aprire la linea: "Atto dimostrativo in un momento delicato"

M3, quindici agenti su 21 si mettono in malattia  "Grave e irresponsabile"

La linea 3 della metropolitana ieri mattina ha aperto regolarmente grazie a dirigenti, funzionari, addetti alla security e assistenti alla clientela che hanno accettato di sostituire in emergenza 15 agenti di stazione (su ventidue, circa il 70%) che nella notte si sono messi contemporaneamente in malattia. Atm ha predisposto in tutta fretta una task force per garantire il servizio su tutta la rete. Ma i vertici dell'azienda dei trasporti sono su tutte le furie, perchè con l'emergenza Covid in corso e i mezzi a capienza ridotta, non riuscire ad aprire la M3 sarebbe stato un grave disservizio e anche un danno di immagine enorme. In mattinata è la società a diramare un comunicato durissimo, per spiegare l'accaduto e indicare chiaramente che si è trattato di un atto dimostrativo. Atm non può prendere provvedimenti punitivi quando i dipendenti presentano un certificato medico ma chiaro che verificherà attentamente le giustificazioni presentate dagli assenti e sentirà tutti. «Nella notte (di ieri, ndr.) - comincia la nota - 15 agenti di stazione sui 21 previsti sul turno della mattina con inizio alle 5,10 sulla linea M3 hanno comunicato tutti in contemporanea assenza per malattia. Un atto dimostrativo, evidentemente», un comportamento «grave e irresponsabile dovuto a motivi interni, in particolare legati all'organizzazione e turnazione di un ridotto gruppo di operatori che avrebbero a disposizione le sedi opportune per discutere di temi aziendali, senza rischiare di causare ricadute sulla clientela». Un gesto, sottolinea l'azienda, che «avrebbe potuto creare pesanti disagi nell'apertura di diverse stazioni, e quindi sul servizio ai passeggeri, soprattutto in un momento ancora delicato di emergenza sanitaria. Atm ha attivato immediatamente una task force per garantire l'apertura regolare e in sicurezza dell'intera linea. Grazie alla collaborazione e al senso di responsabilità dei colleghi che si sono resi disponibili a una sostituzione di emergenza e con l'ausilio delle telecamere, l'azienda è riuscita a presidiare tutte le stazioni e avviare regolarmente il servizio». La circolazione è proseguita normalmente su tutta la linea. Ma in Atm fanno notare pure che un'assenza per malattia in questo momento obbliga ad attivare protocolli più stringenti, se si dichiarano sintomi legati al Covid può scattare il tampone o l'isolamento preventivo anche per i contatti diretti.

Le proteste a cui si riferisce la note sarebbero sollevate da ventotto agenti di stazione su un totale di 550 in servizio, le lamentele riguardano questioni organizzative varie: dalla turnazione alla mancanza di aggiornamento formativo agli incarichi aggiuntivi rispetto ai controlli di stazione previsti in passato, come il recupero di oggetti smarriti o la scorta ad agenti che devono sospendere il servizio per malessere o emergenza. Questioni su cui ci sono tavoli aperti in azienda.

Anche il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Paquale contesta la forzatura: «Difendiamo i lavoratori quando sono defraudati dei loro diritti come nel caso delle agevolazioni negate ai pensionati, però non si possono praticare forme di protesta non comunicate e così rischiose per i passeggeri».

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