Cronaca locale

M4 apre entro settembre. Ma altri 15 mesi di ritardi

Primo step Linate-Dateo, ad aprile 2023 San Babila. Per tutta la linea bisognerà attendere ottobre 2024

M4 apre entro settembre. Ma altri 15 mesi di ritardi

Una luce in fondo tunnel (forse). C'è un ulteriore ritardo di circa quindici mesi - «causa Covd e ritrovamenti archeologici» ha sottolineato l'ad della società M4 Renato Aliberti - rispetto all'ultimo cronoprogramma del 2019 ma finalmente ci sono delle scadenze precise a cui i cittadini assediati dai cantieri della quarta linea della metropolitana possono aggrapparsi. M4 aprirà dall'aeroporto di Linate a Dateo, dove incrocerà il passante ferroviario, entro il 30 settembre, con fermate intermedie a Repetti, Forlanini Fs e Argonne. Ad aprile 2023 si allungherà fino alla stazione di San Babila, i passeggeri quindi potranno viaggiare da Linate al centro in 11 minuti. Per l'ultima tratta San Babila-San Cristoforo, e quindi per l'entrata in esercizio dell'intera linea (21 stazioni, 47 treni senza conducente), bisognerà attendere settembre/ottobre 2024. Il cronoprogramma originario prevedeva 88 mesi di lavoro, apertura della prima tratta Linate-Forlanini Fs per Expo 2015. Ieri l'ad in Commissione a Palazzo Marino ha sostenuto che «era un programma irrealizzabile, la società ha sempre sostenuto che non sarebbe stata in grado di rispettarlo». Tant'è.

Il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico sottolinea che «con tutte le attenuanti del caso, Covid o reperti», non è stata in grado di mantenere nemmeno l'ulteriore tempo concesso: nel 2019 era stata concessa la proroga a 103 mesi e a breve verrà formalizzata la revisione del crono che porta la lunghezza dei cantieri ad un totale di 118 mesi, tre anni in più rispetto al primo accordo, quasi dieci in tutto. Il presidente della società M4 Alessandro Lamberti nel suo intervento ammette che il progetto «ha creato enormi disagi ma nel contempo ho percepito la voglia dei milanesi di vedere quest'opera ultimata».

La prima tratta fino a Forlanini aveva avuto il nulla osta ministeriale il 15 luglio 2021, ma l'aeroporto era semifermo causa Covid e il Comune decise di rinviare l'apertura in concomitanza con la seconda tratta fino a Dateo. Lamberti spera inoltre che «coi fondi Pnrr in futuro si possa creare un collegamento diretto con M3» alla fermata Missori. Anticipa che verrà «lanciato un bando pubblico per collocare opere d'arte alle fermate». Aliberti spiega che rispetto alle date del 2019 «i costruttori hanno chiesto tre mesi in più per ogni singola tratta» e che «il ritrovamento delle mura medievali che ha bloccato la costruzione della stazione De Amicis ha rallentato anche i lavori successivi perchè lì doveva essere installato l'impianto elettrico a servizio dell'intera linea». Rossella Traversa, a nome dei residenti e dell'associazione Grande parco Forlanini avverte che i cittadini «sono esasperati, siamo ancora in trincea».

E De Chirico rimarca che «checché ne dica l'azienda, altro che un anno e mezzo di ritardo, la prima tratta doveva essere inaugurata con Expo e invece verrà aperta al pubblico, forse, a settembre 2022. Fanno bene i comitati di quartiere a lamentarsi anche della poca attenzione verso le problematiche segnalate negli anni. E il consiglio su mia iniziativa ha votato lunedì una mozione che chiede alla giunta l'erogazione di contributi per gli esercizi fortemente provati dai cantieri». E dopo gli interventi di Mattia Abdu per il Municipio 1 e l'assessore Melloni per il Municipio 4 il presidente Fi della Commissione Partecipate, Marco Bestetti, fa presente a Comune e società che «è emerso in modo chiaro che ci sia qualcosa da correggere nell'interlocuzione con Zone e cittadini».

L'assessore alla Mobilità Arianna Censi conclude che «è vero che per 10 anni la città è stata provata da un cantiere molto pesante, per fortuna siamo alla fine e consegneremo opera straordinaria che cambierà il concetto di mobilità in città».

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