La Madonnina in tour tra New York e Nazareth

La riproduzione della statua un simbolo itinerante La Veneranda Fabbrica lancia il «tavolo dei pensieri»

La copia della statua della Madonnina, che svetta sulla guglia più alta del Duomo, sta diventando una calamita per i visitatori di Expo. L'aurea Madre, che protegge Milano e che si mostra sul Decumano all'entrata ovest, polarizza l'attenzione, tanto che Maria Nascente sta facendo il giro del mondo grazie a foto e a selfie. Finita l'Esposizione lo farà sul serio, visto che come ha preannunciato ieri monsignor Gianantonio Borgonovo, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo, dopo il 30 ottobre «la Modonnina andrà a Nazareth e poi a New York come prime due tappe di un tour».

Un pellegrinaggio artistico, ancora in via di definizione, che parlerà di questa città «in periodi espositivi di novanta giorni ciascuno, alla fine dei quali la copia della statua tornerà qui e per un po' di tempo resterà in Cattedrale» ha specificato Gianni Baratta, direttore della Veneranda. Il professor Baratta confessa che le richieste d'avere l'opera realizzata appositamente per Expo sono molte da parte di molti paesi del mondo e anche di città italiane. «Ovviamente dobbiamo valutarle con attenzione. Credo che non andrà in più di quattro luoghi espositivi e solo dopo che avranno assicurato un'adeguata protezione».

Le trattative del viaggio sono in corso. A Nazareth la statua sarà collocata vicino alla Basilica dell'Annunciazione. La Madonnina sta diventando il simbolo di Expo, sta facendo cioè giustamente la parte che avrebbero dovuto fare i Bronzi di Riace, giustamente perché il Duomo, ora diventato anche un microchip, si attesta come il monumento che gli stranieri ambiscono di visitare, visto il copioso numero di entrate in aumento giorno dopo giorno.

Il simbolo di Maria è gradito a tutte le fedi ed è universalmente amato come si ama la madre, la tenera voce femminile di Dio. A testimonianza di questo amore sarebbero arrivate al Duomo richieste per lasciare vicino alla statua di Expo un pensiero, una riflessione, una preghiera, tanto che alla Veneranda Fabbrica hanno fatto realizzare un tavolo lungo 22 metri, che verrà collocato lungo il muro a destra della statua. «E' fatto in un materiale su cui si può scrivere sopra con un pennarello. Sul «Tavolo dei pensieri», come lo abbiamo chiamato, le persone possono lasciare un loro ricordo alla Madonnina o anche una fotografia, che potrebbe essere selezionata per il concorso fotografico indetto dalla Fabbrica durante Expo» spiega ancora il professor Baratta.

Grazie all'Esposizione la copia della statua di Maria più celebre al mondo non è più lontana, non è la luce d'astro che durante il

giorno e nella notte veglia Milano dal cielo, ma una presenza, fonte d'ispirazione e raccoglimento. «Il tavolo dei pensieri» sarà fotografato tutte le sere. Le foto saranno raccolte in dischetti e poi, forse, una mostra.

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