Arriva il "patentino" antifascista. Dal 1° maggio chiunque chieda al Comune la concessione di suolo pubblico, sale e spazi per lo svolgimento di manifestazioni o iniziative, patrocini, contributi diretti o indiretti, dovrà sottoscrivere una dichiarazione di rispetto dei valori della Costituzione repubblicana e antifascista.
La giunta ieri ha dato seguito all'ordine del giorno approvato dal Pd, dalla sinistra radicale e dal Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale l'11 gennaio, dopo mille polemiche, in tema di rispetto dei valori della Costituzione. Il documento era stato presentato prima di Natale come mozione, affossato dal centrodestra con una mole di emendamenti e riportato in aula sotto forma di ordine del giorno, e pertanto non modificabile. "Siamo di fronte all'ennesima crociata ideologica e anacronostica - incalzava il capogruppo azzurro Gianluca Comazzi - della sinistra che, andando contro lo stesso statuto comunale, pretende da cittadini e associazioni di aderire al pensiero unico della maggioranza di Palazzo Marino".
Ma tant'è. L'esecutivo di Palazzo Marino ieri ha approvato una delibera che, in attuazione degli indirizzi espressi dall'aula, approva il nuovo "protocollo antifascista". Nella dichiarazione il soggetto affermerà di riconoscere e rispettare i principi, le norme e i valori della Costituzione italiana, repubblicana e antifascista, che vieta ogni forma di discriminazione basata su sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
In assenza della sottoscrizione, gli uffici che avranno ricevuto l'istanza non potranno accoglierla.
Nella delibera Palazzo Marino si impegna ad invitare la Città
Metropolitana e i Comuni ad essa appartenenti, i Municipi e la Regione Lombardia a promuovere un indirizzo amministrativo analogo. E promuoverà la sensibilizzazione di enti, istituzioni e società controllate e/o partecipate.
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