Ridi che ti passa. I sondaggi per il Pd alle Europee non sono incoraggianti al confronto con la Lega, ma i «rosiconi» - come li definisce ormai il vicepremier Matteo Salvini - a questo punto virano la campagna elettorale su iniziative goliardiche. C'è l'assessore dem al Welfare Pierfrancesco Majorino, in corsa per l'Ue, tra gli ideatori della «grande caccia al tesoro dei balconi di Milano» dal titolo «dove sono i 49?». Da giorni, dopo il caso dello striscione anti-Salvini rimosso da un palazzo di Brembate nel bergamasco, anche a Milano sono spuntati (su input del Pd, del comitato pro migranti Insieme senza muri e dell'associazione gay I Sentinelli) striscioni contro la Lega che dovrebbero moltiplicarsi in vista del corteo e del comizio in piazza Duomo di Salvini e i sovranisti. E per rendere più gustosa l'iniziativa, Majorino ha lanciato un gioco: a partire da ieri sono stati appesi in giro per la città 49 striscioni, numerati da uno a 49 come i milioni di euro di fondi elettorali contestati al Carroccio. «Vi sfidiamo a trovarli tutti - è l'invito che circola su Facebook - postando le foto della vostra caccia al tesoro. C'è tempo fino alle 20 di domenica. Chi più ne trova avrà la splendida occasione di vincere un Pupazzo di Zorro. Che sia, poi, quel pupazzo di Zorro?». Il riferimento è al pupazzetto sottratto al vicepremier quand'era all'asilo, il racconto è nel libro-intervista «Io sono Matteo Salvini» di Chiara Giannini. «Il raduno internazionale della destra è uno sfregio alla città - contesta Majorino -. A Salvini daremo da Milano delle brutte sorprese. Sia attraverso la bella e pacifica protesta dei balconi sia il 26 maggio». Il Pd ha appeso sulla sede milanese di via Lepetit lo striscione «Noi, patrioti europei». Anche la Cgil (con «49 milioni di balconi. Vigili del fuoco professionisti del soccorso, non della propaganda» sulla balconata della sede in corso di Porta Vittoria) e la Casa della Carità aderiscono alla lenzuolata. Qualche slogan è comparso tra Navigli e via Esterle, in zona via Padova. «Ridateci gli alpini, tenetevi Salvini» sventola in zona Piola.
Ironizza Silvia Sardone, candidata della Lega in Ue: «Addirittura una caccia al tesoro per trovare gli striscioni di contestazione al ministro Salvini? Sono sempre più ridicoli, perché non prendono sede a Zelig?», il palco del cabaret. «Capisco - continua - che la sinistra, dopo aver compiuto danni in ripetizione, non abbia più argomenti credibili, ma a tutto c'è un limite».
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