Le ali di Milano

La città del futuro di Mezzadri a Malpensa con "Rethink the City"

Installazione "site specific" costruita utilizzando 6000 laterizi forati in mostra fino al 31 ottobre nel Terminal 1 alla Porta di Milano. Al via il ciclo di rassegna "Orizzonte degli eventi" ideato da Matteo Pacini. Il presidente di Sea Michaela Castelli: "Il nostro spazio espositivo è un punto di riferimento consolidato per passeggeri e mondo artistico”

La città del futuro di Mezzadri a Malpensa con "Rethink the City"

Lo skyline di una città immaginaria costruita utilizzando 6000 laterizi forati nel luogo dedicato all’arte e alla cultura dell’aeroporto di Milano Malpensa. È Rethink the City, mostra di Matteo Mezzadri inserita nel contesto del contenitore “Orizzonte degli eventi”, il progetto a cura di Matteo Pacini che prevede un ciclo di mostre su tematiche ambientali e urbane pensate per la Soglia Magica, il orprendente spazio espositivo che rompe la continuità architettonica aeroportuale alla Porta di Milano. L’installazione site specific è stata realizzata dall’artista permense in concomitanza con una analoga realizzazione che lo vedrà protagonista alla Biennale di Venezia 2022, è stata inaugurata alla presenza degli assessori alla Cultura di Milano Tommaso Sacchi e di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli.

“È la prima volta che alla Porta di Milano ospitiamo un’installazione site-specific di così grande effetto - afferma Michaela Castelli, presidente di Sea -. Una serie di mattoncini che danno vita a una città, come se fosse la prima destinazione raggiunta all’aeroporto di Malpensa, ancora prima di partire. Ci siamo impegnati in questi anni per offrire ai passeggeri e alla comunità aeroportuale il bello dell’arte scegliendo sempre la qualità e diversificando il messaggio perché crediamo nell’importanza delle emozioni. Il nostro spazio espositivo della Porta di Milano del Terminal 1 è un punto di riferimento consolidato per i passeggeri e per il mondo artistico”.

Inaugurazione mosyra mezzadri a malpensa

In astronomia, l’Orizzonte degli eventi delimita la superficie di un buco nero, un confine immaginario di collegamento fra dimensioni parallele in cui passato, presente e futuro si sovrappongono e da questa considerazione nasce l'niziativa “Orizzonte degli eventi”, come spiega Matteo Pacini, curatore e ideatore del ciclo di mostre: "Attraversando i corridoi di un aeroporto si ha la sensazione di seguire un automatismo, paragonabile al moto dei corpi celesti che si muovono nell’Universo come i viaggiatori seguono i percorsi prestabiliti verso le loro destinazioni. Lungo quella che potremmo definire la galassia aeroportuale di Malpensa, la Porta di Milano rompe la continuità architettonica e spaziale, catapultando il viaggiatore in un improvviso palcoscenico dal nero profondo. Questo spazio si offre come orizzonte degli eventi per infiniti spunti di riflessione sull’uomo e il suo stare al mondo trasformandosi da luogo di passaggio a contenitore di incontri e scambio, interazioni e approfondimento attraverso l’arte: un punto di vista privilegiato in cui passato e futuro si incontrano conquistando il presente”.

E nel ripensare la città del futuro, Matteo Mezzadri dà forma alla sua visione con lo sguardo allenato di chi indaga da tempo i legami e la socialità, i conflitti tra l’individuale e il “comunitario” ini quella continua ricerca di convivenza fra opposti che lo spinge ad approfondire la poetica dei luoghi in relazione alle dinamiche umane. Attraverso un progetto multidisciplinare, Mezzadri si concentra più sul “cosa” che sul “come” sarà la città del futuro e lo fa approfondendo il tema delle relazioni umane in tempi carichi di tensioni, in cui l’omologante globalizzazione si impone nel suo carattere più marginalizzante, accompagnata da fenomeni di segregazione razziale, etnica e di classe.

Antiche e moderne insieme, le sue città sono proiettate nel futuro e sospese nel tempo; Città minime le definisce, perché somma di tutti gli elementi possibili sintetizzati nell’essenzialità strutturale del mattone che diviene matrice, granitica unità di misura modulare e infinitamente riproducile su scale crescenti. Con questa installazione, Mezzadri delinea il profilo di un futuro possibile utilizzando il vuoto come potenzialità costruttiva per appianare le disuguaglianze sociali, facendo leva su quell’aspirazione al miglioramento insita nell’essere umano che sta alla base della sua evoluzione e dà un senso al suo stare al mondo.

Installazione site specifica di Mezzadri a Malpensa

L’ARTISTA
Matteo Mezzadri (Parma, 1973) inizia il suo percorso artistico da autodidatta a metà degli anni Novanta. Dopo una laurea in Scienze politiche presso la facoltà di Bologna e un master in design della comunicazione al Politecnico di Milano, si dedica completamente alla ricerca artistica e alla fotografia.
Nel 2009, grazie a una collaborazione col gruppo di artisti Zimmerfrei e una residenza a New York, si avvicina alla video arte che diventa da subito uno strumento imprescindibile. La sua poetica in quegli anni si concentra sul concetto di Architettura dei legami, con una particolare attenzione alle grandi metropoli contemporanee e alle complesse dinamiche relazionali che le caratterizzano.

Nel 2012 inizia la serie fotografica intitolata le Città minime, lavoro esposto per la prima volta al Mia di Milano e poi in numerose gallerie, musei e rassegne in Italia e all'estero, come la prestigiosa European Month of Photography di Bratislava nel 2014. La serie fotografica riceverà diversi premi e riconoscimenti, tra i quali il Sony World Photography Awards della Wpo di Londra sempre nel 2014. Nel 2016 viene invitato dal comitato scientifico di Mantova Architettura a realizzare la prima installazione monumentale delle "Città minime" presso La Casa del Mantegna (MN).

Sempre al 2016 risale l'incontro con la galleria Artantide e il curatore Sandro Orlandi Stagl, grazie al quale parteciperà all'edizione italiana della biennale Italia-Cina, presso l’Arca di Vercelli e, successivamente, all’edizione cinese della stessa biennale presso il Plastic Cultural Park di Pechino. Nel 2022 viene invitato dal Padiglione Nazionale del Camerun a realizzare una grande installazione per la 59° Biennale d’arte di Venezia.

MATTEO MEZZADRI / RETHINK THE CITY
Aeroporto di Milano Malpensa
Terminal 1, Porta di Milano
13 aprile 2022 – 31 ottobre 2022

Curatore: Matteo Pacini
Assistente curatore: Matteo Chincarini
Production manager: Daniela Bogo
Enti promotori: SEA e Comune di Milano

L’opera è realizzata grazie alla sponsorizzazione tecnica di Danesi Group di Soncino (CR), azienda leader nella produzione di laterizi e 31.09.10, innovativa Falegnameria di quartiere a Milano.

Ingresso libero
Informazioni: tel. 02 232323

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