Mantovani: nella mobilità sanitaria battiamo anche l'Emilia Romagna

«La Liguria va veloce» è lo slogan della candidata della sinistra alla presidenza della Regione Liguria, Raffaella Paita. «La Liguria va veloce a curarsi in Lombardia» è la risposta dell'assessore alla Sanità, Mario Mantovani, arrivata durante un convegno elettorale tenutosi sabato 23 maggio a Finale Ligure, per sostenere il candidato di centrodestra, Giovanni Toti. Una disfida in vista del voto che ha offerto lo spunto per mettere a confronto la sanità della Lombardia con la sanità della Liguria, in base a un criterio particolare: quanti cittadini lasciano una regione per andare a curarsi in un'altra. Gli ultimi numeri, relativi al 2013, parlano di 3060 lombardi che si curano in Liguria, contro gli 8596 liguri che scelgono strutture sanitarie che si trovano in Lombardia.

Una riflessione che si può estendere anche ad altri casi. La Lombardia è tra le regioni top per quel che riguarda la mobilità sanitaria: dal Piemonte, che è un altro esempio di regione a portata di treno e così di scambio facile, nel 2013 sono arrivate 23.155 persone in Lombardia, contro le 10.627 che dalla Lombardia hanno scelto strutture sanitarie piemontesi. Un vero e proprio boom di piemontesi desiderosi di curarsi negli ospedali lombardi. Molto importante anche il flusso in arrivo in Sicilia, nonostante la distanza non sia proprio breve: 13.365 siciliani sono arrivati in Lombardia nel 2013 contro i 1812 lombardi che hanno usufruito di ricoveri in Sicilia.

Attivo anche il saldo con una regione all'avanguardia dal punto di vista del welfare come l'Emilia Romagna: 16.008 tra emiliani e romagnoli hanno scelto ospedali lombardi contro i 14.330 lombardi in trasferta in Emilia Romagna. Le degenze in Emilia Romagna e in Piemonte sono però mediamente più durature: ciò dipende dal fatto che in numerosi casi di “uscite” dalla Lombardia si tratta di persone anziane che scelgono degenze per lunghi periodi in montagna o al mare, in strutture particolari destinate proprio a questi scopi. È quasi pareggio con il Veneto: arrivano in Lombardia 8925 veneti, lasciano la Lombardia per il Veneto 8003 cittadini lombardi.

Tornando al confronto tra Liguria e Lombardia, che è stato al centro dell'appuntamento di sabato scorso, l'assessorato lombardo alla Sanità fa notare che «il costo sostenuto dalla Liguria per i pazienti che migrano in Lombardia è pari a 3 volte rispetto al costo dei lombardi che vanno in Liguria. Questo indica che la complessità dei malati liguri che vengono a curarsi in Lombardia è molto maggiore».

In altre parole, i lombardi che scelgono la Liguria lo fanno perché si trovano in vacanza in Riviera oppure perché - di età mediamente più avanzata e con malattie croniche - scelgono strutture di degenza vicino al mare e con un clima più favorevole. La decisione dei liguri che preferiscono le strutture lombarde è invece più legata alla scelta di strutture ad alta intensità, come ad esempio le cure cardiologiche.

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