«Io sarei Fantozzi? E lui allora è Tafazzi». Non proprio uno scambio istituzionale quello tra Comune e Regione dopo che il sindaco Pisapia in un'intervista al Corriere della Sera aveva definito il referendum per l'autonomia della Lombardia «uno spreco di soldi inutile in un momento di drammatica crisi dei bilanci pubblici. Riprendendo Paolo Villaggio mi verrebbe da dire una boiata pazzesca». Immediata e piuttosto piccata la replica di Maroni. «E lui mi ricorda Tafazzi, perché evidentemente è uno a cui piace darsi delle tafazzate in quel posto là». E, passando dalla metafora alla sostanza, dice di non capire perché «voglia rinunciare ad avere più risorse». Anzi, «perché da un lato si lamenti con il governo che non gli dà i soldi e poi non approvi uno strumento utile ad avere proprio quelle risorse». Un battibecco che per Maroni diventa l'occasione giusta per regolare qualche conto rimasto in sospeso, come gli impegni presi dal Comune Expo («Pisapia non li ha mantenuti, non farà le Vie d'acqua, ma soprattutto la Zara-Expo e la M4, causando serissimi problemi di viabilità») .
La giunta regionale ieri ha deliberato di impugnare la legge di Stabilità davanti alla Corte costituzionale per contestare il governo sui tagli alle Regioni. E Maroni difende dalle accuse il referendum per l'autonomia: «Darà alla Lombardia più competenze e risorse».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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