Maroni non c'è ancora ma per gli studenti è già colpevole di tutto

Un corteo a tempo di record. Il nuovo governatore Roberto Maroni non si è ancora insediato al Pirellone e ieri un centinaio di studenti dell'area antagonista gli ha regalato come benvenuto la prima manifestazione contro. Tanto per fargli capire quale sarà il clima. Soliti slogan, soliti imbrattamenti sulle vetrine delle banche e qualche momento di tensione con la polizia. «Siamo stanchi di chiedervi il futuro, riprendiamoci tutto...»: lungo il percorso, gruppi di manifestanti hanno imbrattato diverse banche con scritte e lanci di uova e fumogeni, arrivando anche a danneggiare con dei martelletti le vetrate delle filiali del Monte dei Paschi di Siena e della banca popolare dell'Emilia Romagna in viale Tunisia, oltre a quelle dell'Istituto scolastico privato Gonzaga in via Vitruvio. Una volta giunti in piazza Duca d'Aosta, i giovani che hanno risposto all'appello alla mobilitazione lanciato da Casc Lambrate, Rete Studenti Milano e Collettivo Labout, hanno tentato di dirigersi verso Palazzo Lombardia ma la polizia gli ha impedito di proseguire e quindi hanno ripiegato sul Pirellone che era stato però transennato.

Quando alcuni studenti hanno scavalcato le transenne, la polizia è intervenuta respingendoli e c'è stata qualche scintilla. Sui siti del Movimento subito la denuncia: «la polizia ha caricato, manganellando...». La solita manfrina.

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