Marras e Piquadro il debutto a Palazzo Clerici

C'è Simenon immerso nella lettura, c'è Kerouac con l'immancabile bottiglia di Jack Daniel's, c'è Kafka con la bombetta, Giacometti fra le sue famose sculture di donne longilinee (riprodotte in formato gigante), Bob Dylan con la fedele chitarra. Tutti hanno la propria valigia, dotata di tasche interne o esterne, buste porta iPad estraibile e un immancabile taccuino per gli appunti di viaggio. Lo stilista Antonio Marras si muove fra i suoi personaggi (poeti scrittori, cantanti, artisti, gli stessi che hanno ispirato le sue borse) all'interno del suggestivo allestimento da lui stesso creato a Palazzo Clerici per presentare la sua prima collezione targata Piquadro. Ieri sera - prima serata della settimana della fashion week maschile - il debutto della nuova collezione di valigie che portano il nome dell'azienda emiliana, disegnate dallo stilista di Alghero ha fatto molto scalpore, e non solo per l'insolito connubio. Anche per l'allestimento, intitolato «Departures», che ha portato gli ospiti - fra gli altri Elio Fiorucci, Lella Costa, il designer Sergio Colantuoni, l'imprenditore Renato Preti e la giornalista socialitè J.J. Martin - a immergersi nelle atmosfere suggestive del '900, ma attraverso mezzi super tecnologici: a ognuno è stato consegnato un iPad per viaggiare con la realtà aumentata di Aurasma, solo accostando il tablet a un'insegna, le singole scene si animavano, come un film. E non poteva esserci modo più azzeccato per presentare la nuova linea di valigie Piquadro. «Quando è nata questa collaborazione ho pensato: “Vediamo cosa succede a mescolare due mondi così diversi. Noi il rigore e la razionalità, lui il sogno. Noi che guardiamo al prossimo secolo, lui che guarda al secolo scorso“. Ed eccoci qui», commenta Marco Palmieri, presidente e ad di Piquadro, soddisfatto del risultato: borse multifunzionali e strutturate, ma con una allure d'altri tempi. Tema: il camouflage, per Marras «simbolo di viaggio e avventura» insieme al check, dunque il tartan, «sinonimo dell'aristocrazia dandy» che in alcuni casi si fonde in una nuova stampa denominata «camou-check».

La collezione (in vendita da agosto) «è nata per l'uomo ma che ha scatenato l'interesse anche delle donne», scherza lo stilista, pronto a misurarsi di nuovo con questa sfida: far diventare super hi-tech il suo animo da sognatore.