Alberto Giannoni
Alessandro Morelli, i sindaci della Lega stanno togliendo dai loro uffici la fotografia del presidente della repubblica. Che succede?
«I sindaci rappresentano la sensibilità dei concittadini. Basta guardare ai social: io gestisco una trasmissione radio e i cittadini si sono sfogati in modo civile, ma non riconoscendo le sue decisioni come legittime».
Però la Lega non vuole la messa in stato di accusa del Quirinale come sembrano azzardare altri.
«No, sono altri gli strumenti per abbattere un sistema che è il sistema delle elite contro il popolo. Il modo migliore per rispondere ai poteri che stano dietro la decisione di Mattarella passa dal 10 di giugno e da una oceanica manifestazione a Pontida».
La Lega è ancora dentro l'alleanza di centrodestra?
«In questo momento l'alleanza di centrodestra è viva, anche perché Forza Italia ha detto che non voterà la fiducia a Cottarelli. È salda per una serie di pozioni ragionevoli. Salvini con equilibrio ha fatto una serie di passi indietro sui presidenti delle Camere e Berlusconi ha dato la possibilità di provare a creare un governo malgrado non ne facesse parte».
È viva anche perché tiene in piedi le giunte nelle Regioni del Nord?
«No, detto in questo modo potrebbe far pensare all'interesse di mantenere il potere, ma in Friuli la Lega avrebbe vinto da sola, in Veneto idem. No, la coerenza sta nel programma che ha visto Lega e centrodestra concordi su flat tax, immigrazione e tanti altri punti. Nelle Regioni si continua a governare insieme non per le poltrone ma perché c'è una proposta premiata dai cittadini».
E dai 5 Stelle cosa vi distingue?
«È evidente.
Basta guardare i due programmi per vedere che ci sono questioni che ci hanno visti lontani. Il grande lavoro fatto ha appianato la stragrande maggioranza di queste divergenze ma detto questo è prematuro guardare a programmi futuri. Di questo nessuno sta parlando».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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