Una maxi commessa dall'estero diventa una chance per i giovani

Una maxi commessa dall'estero diventa una chance per i giovani

C'è più lavoro? Assumiamo studenti con voglia di lavorare nel fine settimana. L'idea della Luigi Zaini spa, azienda milanese specializzata in dolciumi,è semplice: offrire a chi studia l'occasione per guadagnare qualcosa e imparare un mestiere.

Tutto è cominciato con un ordine molto consistente proveniente dall'estero: i normali cicli produttivi non erano sufficienti per soddisfarlo. Sarebbe stato necessario operare su tre turni anche nel week end, come accade durante la settimana. Per risolvere il problema la società ha pensato di dare la possibilità agli studenti di entrare in fabbrica e apprendere un lavoro: usare uno degli strumenti tradizionali, come spostare su quella linea di produzione operai impegnati su altre, sarebbe stato più complicato e avrebbe comportato possibili rallentamenti sulle altre commesse.

Invece, in questo modo, il lavoro può procedere aiutando l'azienda a non perdere un cliente e i giovani a mettersi due soldi in tasca, oltre che qualche competenza in più. L'iniziativa è piaciuta anche ai sindacati che segnalano la Zaini come uno dei casi positivi in un panorama di industrie in crisi.

Così dal 21 agosto nove ragazzi potranno iniziare questo percorso la cui conclusione è prevista per la fine di dicembre. L'accordo di massima è già stato raggiunto, mancano solo alcuni dettagli, ma questa soluzione va a genio a tutti: sia alla Zaini, che ai sindacati che agli studenti. Questi ultimi sono stati selezionati dopo una prima ricerca effettuata con il passaparola. Se ne erano presentati 13, tra cui alcuni minorenni, in 48 ore e adesso otto sono già sicuri di aver trovato un impiego poco dispendioso in termini di tempo. Oltre alla paga base, calcolata sulle loro sedici ore settimanali di lavoro contro le 40 degli operai normali, riceveranno un gettone di presenza per la domenica e un premio finale se saranno stati presenti tutti i sabati previsti dal contratto.

Questa è l'occasione offerta da una delle realtà produttive del territorio, non nota alle cronache per qualche piano di licenziamenti di massa, che forse potrebbe essere uno spunto anche per altri.

La Luigi Zaini spa ha una lunga storia alle spalle: ha celebrato giusto l'anno scorso i cento anni di attività.

Fu fondata nel 1913 in una traversa di corso Como con il nome di «Fabbrica di Cioccolato, Cacao, Caramelle, Confetture e affini» e oggi conta uno stabilimento a Milano e uno a Senago più una piattaforma logistica a Pavia.

E nonostante l'affermarsi di colossi anche nel settore dolciario, la società è riuscita a ricavarsi una nicchia di mercato e sta riuscendo a navigare anche nelle difficili acque della crisi economica.

A trainare i conti è anche nel caso della Zaini l'estero, da cui dipende ormai una buona parte del fatturato.

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