Maxi schermi per seguire l'evento Città sorvegliata da 1.600 uomini

Paola Fucilieri

Insieme all'entusiasmo - tutto madrileno ahinoi - c'è la tensione, ampliata dal rumore degli elicotteri che ronzano minacciosi sopra la Madonnina e ci ricordano un imminente, possibile pericolo. «Imponenti misure di sicurezza» (sono oltre 1600 gli uomini impiegati sul campo per l'ordine pubblico in città e per uno stadio che fa il tutto esaurito con oltre 70mila spettatori, perlopiù stranieri, ndr) è un'espressione che forse mai come stavolta si adatta così perfettamente a Milano. Almeno in relazione al Meazza. Il contesto della finale di Champions, infatti, si è enfatizzato sempre più, con il passare degli anni. E tutto si adegua alla «planetarietà» dell'evento e dei relativi pericoli, primo fra tutti quello terroristico, com'è immaginabile.

In questura sono tutti d'accordo: i servizi di ordine pubblico attuati non sono paragonabili a quelli di nessun altro match di football realizzato prima al Meazza. Del resto, qualche giorno fa, alla vigilia della festa della polizia, il questore Antonio De Iesu aveva precisato, in previsione della finale Real-Atletico Madrid, che lo scopo principale fosse non far entrare nessun tipo di oggetto che, all'interno dello stadio e durante la partita, potesse creare qualsiasi forma di disturbo», ad esempio fuochi pirotecnici (vietatissimi!).

Ci saranno 12 esperti della polizia spagnola ad affiancare la questura nelle attività di sicurezza e vigilanza a favore degli oltre 50mila supporter delle due squadre madrilene che stanno affluendo in queste ore. Tre le aree- filtro di sicurezza previste a San Siro. La zona più esterna che circonda lo stadio e che comprende molte abitazioni, è una sorta di Ztl, un'area a cui non accedono auto se non quelle dei residenti o di coloro che comunque hanno titolo per entrarvi. Concentrica, ma ovviamente sempre più vicina allo stadio, la seconda area di filtraggio è fatta di transenne con più varchi vigilata dalla polizia. Oltre questi varchi non verrà ammesso nessuno che non abbia titolo, cioè che esibisca il biglietto o eventuali accrediti. Sempre in questa seconda area di filtraggio sono previsti controlli a campione su coloro che entreranno: non saranno ammesse grosse valigie o trolley.

L'ultimo filtro è naturalmente costituito dai tornelli, dove gli steward, se lo ritengono necessario, possono essere talmente capillari da perquisire la persona che arriva o, comunque, da bloccarla e farle tirare fuori da borse o marsupi tutto quello che porta con sé.

In centro la gioia dei tifosi spagnoli esplode nei mini campi da calcio circolari costruiti nelle piazze come mini arene del football limitate da una sorta di grosso pneumatico, per intrattenere chi è arrivato da lontano e deve, in qualche modo, passare il tempo che lo separa dal match. Un pubblico che ieri, all'arrivo dei pullman delle squadre, è andato in visibilio.

Ci saranno maxi schermi per i tifosi di entrambe le squadre spagnole. Oggi saranno allestite infatti due fan zone per i tifosi dell'Atletico Madrid (in piazza Duca d'Aosta) e del Real Madrid (nel parcheggio della fermata metro Pagano), con schermi giganti a Milano e street food.

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