Cronaca locale

Menù del Ringraziamento con la vista sullo skyline

Giovedì per il Thanksgiving tacchino e castagne Artigiani e panorama sono la ricetta del Mi View

Giannino della Frattina

Il tradizionale tacchino arrostito nel Thanksgiving, il Giorno del ringraziamento celebrato dagli americani in una festa di origine cristiana, ma laicizzatasi nel tempo e fissata nel il quarto giovedì di novembre per gratitudine verso Dio per il raccolto e quanto ricevuto durante l'anno trascorso. Le radici nel 1600, quando i primi coloni arrivati dall'Inghilterra chiesero aiuto ai nativi d'America per riuscire a coltivare granturco e allevare tacchini. E così sarà perché dalle sue vetrate si dominano l'area e le architetture liberty dell'ex Tiro a segno di piazzale Accursio dove presto sorgeranno gli edifici del nuovo consolato americano o forse per una sua vocazione internazionale, fatto sta che per giovedì Mi View celebrerà il Ringraziamento con un apposito menù. Gli ingredienti sono quelli prodotti dagli artigiani di Artimondo che si ispirano a «un'agricoltura nel pieno rispetto della persona e in equilibrio con l'ambiente» e la splendida vista a 360 gradi del ventesimo piano della Torre Worl join center di viale Achille Papa che la nuova gestione intende rilanciare come una delle skyline più suggestive della città.

Giovedì in tavola andrà il tacchino arrosto, marinato un'intera notte con sale, aromi e una glassatura all'arancia; all'interno il ripieno di castagne insaporito con la marmellata di mirtilli rossi leggermente senapata. Affettato in sala con pannocchie croccanti e il pane di mais insieme ai contorni a centro tavolo, in nome della condivisione: un tortino caldo di patate e formaggio, l'insalata di peperone rosso e avocado, i fagiolini verdi con bacon. A completare il piatto la purea morbida di zucca con riso selvaggio e come dolce la frolla farcita con zucca e noci pecan.

Un appuntamento fissato a solo un mese dall'apertura del nuovo corso che oltre allo chef Cristian Spagnoli, vuole puntare sull'attenzione alla stagionalità e alla filiera di ogni ingrediente, secondo i comandamenti di Antonio Intiglietta, anima di Artigiano in Fiera e Artimondo che vuol promuovere attraverso l'arte della cucina «un'unica grande comunità, la cultura e la ricchezza delle migliori eccellenze artigiane italiane e del mondo, portando alla ribalta nazionale i produttori enogastronomici più genuini e virtuosi». Fuori dalle enormi vetrate e parte integrante del menù la Milano del futuro arrampicata sui grattacieli che ne hanno mutato l'orizzonte (non solo geografico), ma anche la solidità della natura che ha già imbiancato le montagne.

Ma non solo Thanksgiving, perché lo chef Cristian Spagnoli presenta il menù dei sapori intensi della terra. Risotto «Vista su Milano» con carnaroli, zafferano Al Muràs di Pozzolengo e ossobuco brasato; «La cassoeula diventa una lasagnetta» con sfoglia alla farina di ceci e crema di polenta. Tra i secondi «Tenero di agnello» alla senape olandese D'Antonia con zucca, semi caramellati e morchelle e «Croccantezza di rombo» panato all'inglese con tartufo bianco d'Alba.

E con un QR Code la possibilità di entrare in contatto con i produttori di ogni ingrediente del piatto.

Conto ragionevole e nel quale un euro è devoluto all'Associazione Pro Terra Sancta dove i membri della comunità cristiana e islamica si uniscono per proteggere i bambini siriani.

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