È arrivato al pronto soccorso in condizioni gravissime e per qualche ora si è temuto il peggio. L'altra sera è stato ricoverato in codice rosso un adolescente di 17 anni che abita a Nord di Milano. Diagnosi: meningite batterica, la forma più pesante.
Ora il ragazzo, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Sacco, sta meglio ed è fuori pericolo. «Il giovane non è in pericolo di vita - conferma Marino Faccini, responsabile della struttura Profilassi, malattie infettive e vaccinazioni di Asl di Milano -. Si è ripreso bene, e pare che non avrà particolari complicanze da questa vicenda. La sua meningite è di origine batterica, anche se non sappiamo ancora da dove possa essersi originata. A scopo precauzionale abbiamo già avviato la profilassi nel liceo che frequenta, sia sui suoi compagni sia sugli insegnanti». L'Asl, come da prassi, ha inoltre avviato un'inchiesta per chiarire le dinamiche di questo episodio.
Ora bisogna gestire la situazione a scuola dove tutti, dopo aver saputo della notizia del ricovero, sono entrati in allarme. Ieri mattina i medici dell'Asl si sono presentati all'istituto tecnico commerciale Nicola Moreschi, la scuola frequentata dal giovane, hanno radunato la classe (una quinta) ed hanno spiegato il da farsi ad allievi e professori. In aula sono già stati distribuiti gli antibiotici da prendere (per due giorni) per evitare problemi o prevenire casi di contagio. Inoltre gli ambulatori e gli studi medici dell'Asl hanno messo a disposizione consulenze e consigli per evitare che le famiglie si allarmino senza motivo. A ognuno verranno fornite tutte le spiegazioni del caso e verrà specificato il ceppo della meningite e tutto quello che c'è da sapere in situazioni I medici hanno parlato anche con il preside Agostino Miele per informarlo e soprattutto per metterlo in gradi di rispondere alle domande, si presume martellanti, dei genitori.
Ovviamente la scuola verrà tenuta sotto controllo nei prossimi giorni, giusto per capire se ci potrà essere qualche altro caso sospetto. Ma si tratta solo di una precauzione.
«Non c'è nessun pericolo - tiene a precisare Faccini - e la situazione è assolutamente sotto controllo. Per i ragazzi e per i docenti non è nemmeno necessario stare a casa da scuola».
Anche la famiglia e gli amici dell'adolescente sono stati sottoposti alla profilassi obbligatoria. La forma di meningite diagnosticata è la più grave, quella dovuta a meningo cocco. Si tratta del tipo di infiammazione più facilmente trasmissibile e si verifica soprattutto tra gli adolescenti. Indicativo anche il periodo in cui si è verificato il caso: l'inizio dell'autunno. «È infatti con il cambio di stagione - spiega Faccini - che si registrano episodi di questo tipo».
Il medico parla di «episodi» proprio perché si tratta di un caso isolato, sporadico e non c'è nessun tipo di allarme.
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