Secondo caso di morte per Coronavirus in Lombardia, oltre centodieci persone contagiate (erano 113 intorno alle ore 20). E alle due dell'hinterland scoperte sabato - un residente di Sesto San Giovanni che era ricoverato al San Raffaele e un anziano di Mediglia -, ieri si è aggiunto il primo caso davvero milanese, un medico dell'ospedale Policlinico di Milano ricoverato al Sacco da una settimana per una polmonite. Cresce la tensione in città ed è palpabile nei volti del prefetto Renato Saccone e del sindaco Beppe Sala che ieri alle 10 si riuniscono in prefettura con i vertici delle forze di polizia, dell'esercito e della protezione civile per valutare le linee guida del governo e premettere la richiesta alla Regione di chiudere in via cautelativa le scuola a Milano e nell'hinterland fino al 2 marzo, misura estesa dal governatore Attilio Fontana con un'ordinanza a tutta la Lombardia che chiude anche sedi di attività sportive, musei, teatri e dopo le 18 pub, cinema, discoteche. «Verranno definite misure per evitare assembramenti in tali locali». Solo nel weekend saranno chiusi i negozi nelle gallerie dei centri commerciali tranne i supermercati all'interno, stop a fiere e mercati. Sono riunioni non stop a Palazzo Marino e alle 19 Sala si sposta al vertice con Fontana per l'illustrazione dell'ordinanza a tutti i sindaci lombardi e ai vertici degli ospedali, oltre 500 persone presenti o in videoconferenza. Sala raccomanda di informare correttamente ma «senza creare panico». Oggi il Comune pubblicherà misure più specifiche per la città. Tram e metropolitana continueranno a circolare normalmente, nessuna riduzione del servizio ma Atm attuerà un piano per disinfettare i mezzi: verrà effettuata quotidianamente la sanificazione straordinaria dei posti guida, tornelli, maniglie, stazioni e parcheggi. Nidi aziendali Atm chiusi, sospesi concorsi e stagisti, favorito il telelavoro, i dipendenti anche solo transitati dall'1 febbraio nelle aree a rischio dovranno segnalarlo. Pulizie straordinarie anche sui treni regionali.
Restano aperti al pubblico tutti gli uffici e sportelli comunali ma il prefetto ha chiesto la «collaborazione dei cittadini. Saranno prese cautele, come la rarefazione delle persone nella stessa sala, ma se i milanesi si limitano alle richieste essenziali permetteranno di affrontare più serenamente il lavoro». Sospese le feste del Carnevale ambrosiano, anche quelle dei Municipi, chiusi i Centri aggregativi multifunzionali e giovanili.
«Non siamo impreparati ma la verità - ammette Sala - è che nessuno di noi sa quale sarà l'evoluzione, i chiediamo anche ai cittadini di mettersi nei nostri panni e comprendere che dobbiamo prendere decisioni senza avere contezza di uno scenario stabile». É stato istituito un centro di monitoraggio provinciale delle emergenze in prefettura e a Palazzo Marino per monitorare la situazione «in evoluzione».
«Gli eventi in città sono tanti e non vogliamo certamente una città blindata, chiediamo di cancellare o rinviare quelli che non sono obbligatori» premette Sala, ma a fronte dell'ordinanza da oggi sarà di fatto un coprifuoco. La libera scelta è molto limitata. Il consiglio comunale deciderà oggi se riunirsi a porte chiuse.ChiCa
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