Mezzo secolo di Inti-Illimani Un programma «Histórico»

Il gruppo cileno in tournée mondiale celebra i 50 anni pure a Milano: domani sera un concerto all'Auditorium

Luca Pavanel

Inti-Illimani, mezzo secolo di storia. Dopo aver girato il mondo per raccontare gli scenari musicali e politici del continente latino-americano, con il loro desiderio di lotta, di sogni e di feste, questo gruppo torna nuovamente a Milano. L'occasione sono i «50 anni di...Inti Illimani Histórico». Il loro nome è arcinoto ormai ai quattro angoli del pianeta e parla di una vita artistica tra canzone popolare e politica, racconto e denuncia, anche con momenti esistenziali che sono stati drammatici. Cinque anni dopo il loro esordio per esempio - correva l'anno 1967 quando il gruppo si formava all'interno dell'Università tecnica di Santiago del Cile - la fuga e l'esilio in seguito al golpe cileno. Quindici anni più tardi il rientro a casa in un Paese cambiato, e da lì in poi un lungo percorso creativo e culturale, attraverso anche rinnovamenti del repertorio e della formazione stessa. Domani rieccoli insieme in città, dopo l'ultima volta nel 2015, in occasione dell'esposizione universale meneghina. Un appuntamento non solo buono per i fan e gli appassionati del genere, ma anche per chi vuole incontrare una gruppo che è ormai un monumento vivente della storia musicale e non solo. Vediamo il «live».

L'appuntamento, che è all'Auditorium (ore 20.30 in largo Mahler), chiude la lunga stagione estiva de laVerdi. A un certo punto ad accompagnare la formazione sarà l'Orchestra sinfonica di casa diretta dalla bacchetta di Massimiliano Stefanelli; l'evento, patrocinato dal governo di Santiago del Cile, fa parte di un tour celebrativo che vede questa formazione protagonista in una serie di concerti e presentazioni nel loro Paese, come in altre capitali del continente, in Italia e diverse altre nazioni europee (a gennaio è uscito il loro «Fiesta», il primo di due nuovi album). No, non solo voci, chitarre e fiati però, nella serata milanese: nella prima parte del «live» infatti, brani eseguiti anche con l'Orchestra sinfonica de laVerdi guidata, appunto, dal direttore Stefanelli (da «El Arado» a «Canna Austina (Nueva), passando per «Danza» e «Canzone del pescatore», per citarne alcune); nella seconda parte invece si ripresenteranno sul parco in «solos» con pezzi quali «Alturas, «Ingà» e «El Aparecido».

Riflessioni. «Mi accingo a questo mio primo appuntamento con l'Orchestra milanese con la curiosità della scoperta e l'entusiasmo dell'incontro a lungo atteso e desiderato - afferma il Maestro Stefanelli -; tutto è ancora più entusiasmante perché realizzato sul delicato e difficile terreno di una musica, quella degli Inti-Illimani, che - considerata altra rispetto alla musica colta - è però spesso capace di esercitare il fascino dei grandi capolavori, quei grandi capolavori che mi auguro di poter continuare ad indagare con i musicisti de laVerdi».

Il concerto in Auditorium del gruppo - che ora vive il re-incontro tra Horacio Duran, Horacio Salinas e José Seves (che sono i creatori storici del repertorio) - rappresenta

uno degli spettacoli di punta della lunga tournée; aprirà la serata Walter Veltroni, tra gli ospiti d'onore che presenzieranno l'ambasciatore del Cile in Italia Fernando Ayala e il Console Generale a Milano Pedro Gonzáles.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica