Emanuele Fiano, deputato Pd, lei è già candidato alle primarie ma Pisapia potrebbe ripensarci. Ci crede?
«Se dovesse farlo non penso che il centrosinistra terrebbe ugualmente le primarie. Ma mi pare che Giuliano abbia chiarito da diversi mesi, e più volte, che non intende ripresentarsi. E credo che ai milanesi non interessi per niente questo ritornello sul ci pensa, ci ripensa».
Si continua a sentir dice anche che la sua candidatura e dell'assessore al Welfare Piefrancesco Majorino sono «troppo deboli». Vuole difendersi?
«Non voglio dare carburante a questa discussione, lo diranno le prossime settimane chi è o non è forte. Io accetto qualsiasi critica, se mi accalorassi sul dibattito preventivo sul valore che sulla carta ha una persona accrediterei la tesi. Il valore si vede sulle idee, la visione per Milano».
Ma ci sono nomi che la convincerebbero a fare un passo indietro? Si è parlato del commissario Expo Giuseppe Sala o di Ferruccio De Bortoli.
«Non ne vedo. E non vedo come si spiegherebbe a milanesi che non proseguiamo con il metodo che ha permesso anche a Pisapia di vincere a Milano. Un metodo che ora pensa di usare anche il centrodestra, sarebbe singolare che ci rinunciassimo noi».
La sua campagna è partita insistendo molto sul tema sicurezza, non starà scopiazzando gli avversari?
«Sono partito su tre temi: la Milano viva, democratica e anche sicura. Sarebbe stolto ignorare che nel mondo occidentale è una stagione di paura, ma qualcuno pensa che coltivarla porti consenso, io credo che vadano trovate soluzioni. Tra queste ho chiesto al governo di mantenere anche dopo Expo le forze di polizia straordinarie inviate a Milano».
La giunta Pisapia è stata ampiamente criticata sulla gestione sicurezza: dai campi rom alle case occupate.
«Critiche che trovo singolari. É la giunta che ha eseguito il maggior numero di sgomberi all'anno senza rioccupazioni, ha smantellato più campi rom dell'ex sindaco Moratti. E visto che ero in consiglio comunale quando era assessore alla Sicurezza, chiedete a Paolo Del Debbio chi ha fatto maturare la situazione dei campi rom».
L'ipotesi di confrontarsi con Del Debbio candidato per il centrodestra la preoccupa?
«Non entro in casa d'altri, è sicuramente un ottimo professionista, ma un politico si concentra sul proprio messaggio».
Non la disturba neanche l'avanzata della Lega?
«Il suo
estremismo tradisce la tradizione moderata di una grande parte della borghesia milanese. Matteo Salvini non si candida sindaco non solo ha altri progetti nazionali, ma anche perchè sa che a Milano il linguaggio delle ruspe non sfonda».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.