Cronaca locale

«La mia Osteria sul tetto della Triennale»

«La mia Osteria sul tetto della Triennale»

Tra le cose belle che resteranno nel dopo-Expo c'è la magnifica terrazza che la Triennale restituisce ai milanesi e che, dopo l'inaugurazione di ieri, sarà ufficialmente aperta alpubblico a partire dal 13 aprile. Claudio De Albertis è stato di parola e con lui gli architetti di OBR vincitori del concorso che hanno egregiamente restaurato l'ultimo piano sul tetto dell'edificio progettato da Giovanni Muzio,coronando di fatto il sogno dell'architetto razionalista che vi aveva immaginato proprio un ristorante. E ristorante finalmente è stato, ora affacciato sul parco Sempione con vista sul nuovo skyline metropolitano, sovrastato elegantemente da un cubo di vetro che proteggerà i commensali anche d'inverno sette giorni su sette. Cinquanta coperti (che d'estate diventano 120) in una sorta di serra sospesa con carpenteria in acciaio, grandi vetrate e anche un orto aromatico. Il costo totale del progetto - intitolato Osteria con vista - è di un milione di euro, e per sostenere le spese la Triennale ha emesso un bond tramite Banca Prossima. Alla guida del ristorante, gestito da Ugo Fava, sarà lo chef Stefano Cerveni, una stella Michelin, che guiderà un team composto da Fabrizio Ferrari (executive chef), Nicola Bonera (supervisor della cantina) Carlo Pierato (supervisor della sala) e Luis Hidalgo in qualità di bartender.

Cerveni, già proprietario del Ristorante «Due Colombe» al Borgo Antico, si rivolge ad una clientela italiana ed internazionale cui proporrà i suoi grandi classici e i piatti della tradizione italiana rivisitati in chiave moderna, rimanendo fedele al concept che lo contraddistingue: materie prime che sanciscono il forte legame con il territorio e con l'Italia. «Nel nuovo Ristorante -sottolinea lo chef -riproporrò per metà i piatti della carta del Due Colombe e prevedo di recuperare, sviluppare tutte le eccellenze italiane, le ricette tradizionali, lavorando sull'essenza delle cose senza verità intrinseche. Voglio raccontare la storia di un oste, stellato sì, ma sempre un oste. Presenterò solo esclusivamente cucina italiana, con un servizio semplice ma di livello, mettendo il cliente a proprio agio. Desidero utilizzare questa occasione per dimostrare quello che il Made in Italy è in grado di proporre e che stiamo pian piano perdendo».

L'inaugurazione ufficiale avverrà in concomitanza dell'apertura dellamostra «Art & Foods». Ovviamente soddisfatto il presidente De Albertis: «Il mio più grande ringraziamento va alle istituzioni,alle aziende e ai cittadini che hanno creduto nel progetto.

Senza tutti loro non avremmo mai potuto realizzarlo».

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