Accerchiato, aggredito ed accoltellato per un telefono cellulare a Milano, per questo motivo un ragazzo di 18 anni si trova ora ricoverato all'ospedale Nioguarda, dove rimane in prognosi riservata.
Stando a quanto riportato dalla stampa locale, sulla base delle poche notizie fatte filtrare al momento dagli inquirenti, tuttora impegnati nelle indagini e nelle ricerche dei responsabili dell'agguato, l'episodio si sarebbe verificato durante la serata dello scorso martedì 12 novembre.
L'allarme è scattato all'incirca verso le 21:30, quando alcuni passanti hanno contattato telefonicamente il 118 per segnalare la presenza di un ragazzo sanguinante nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Novate Milanese. Accasciato in piazza Testori, il 18enne, come segnalato da coloro che gli avevano prestato i primi soccorsi, presentava i chiari segni di una ferita di arma da taglio inflitta all'altezza del torace.
Un'ambulanza è pertanto giunta sul posto a sirene spiegate, ed il personale sanitario a bordo si è occupato di tamponare la ferita e trasportare immediatamente il giovane al pronto soccorso dell'ospedale Niguarda. I medici hanno parlato di una "ferita toracico addominale in VII spazio intercostale destro", come riportato da "SetteGiorni" e si trova tuttora ricoverato all'interno della struttura sanitaria in prognosi riservata, anche se non in pericolo di vita.
Ascoltato poi dagli inquirenti, il giovane ha raccontato la sua versione dei fatti. Si tratta di A.Z., un pakistano di 18 anni residente a Cesate, personaggio comunque già noto alle forze dell'ordine locali.
Secondo a quanto da lui riferito, l'aggressione si sarebbe verificata intorno alle 20, quando tre uomini lo avrebbero avvicinato in piazza Testori con la chiara intenzione fin dal primo istante di volersi appropriare del suo telefono cellulare. Il primo tentativo sarebbe andato tuttavia in fumo, anche a causa della pronta reazione del 18enne, ma l'assalto degli aggressori si sarebbe concluso solo successivamente. Dopo aver estratto un coltello, infatti, uno dei tre ha colpito al torace la vittima, fuggendo rapidamente dal posto insieme agli altri complici.
La versione fornita dal pakistano avrebbe successivamente trovato conferme grazie ai filmati ripresi da alcune videocamere di sorveglianza installate nei pressi del luogo dell'aggressione. Grazie ad esse, infatti, le forze dell'ordine, tuttora impegnate nelle indagini, sono riuscite ad individuare e quindi recuperare un coltello a serramanico con la lama insanguinata, verosimilmente abbandonato dagli aggressori in fuga dopo il ferimento del 18enne.
Proseguono le ricerche dei responsabili da parte delle autorità locali, che hanno vagliato i filmati con attenzione anche per tentare di ottenere di alcuni dettagli fisionomici.
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