Milano ha un Duomo che vale... un tesoro

Milano ha un Duomo che vale... un tesoro

È l'evento della settimana: il Duomo, el dom de Milàn, avrà il suo Nuovo Grande Museo. La Veneranda Fabbrica lo ha chiamato proprio così: Nuovo Grande Museo del Duomo, tutto con la maiuscula, a sottolineare un lavoro in cui lo straordinario è stato all'ordine del giorno. Cominciamo dai numeri: sono duemila i metri quadri che accoglieranno i tesori del nostro Duomo nell'area più antica di Palazzo Reale, quella a pian terreno di piazza Duomo, in una versione rinnovata dell'allestimento a firma dell'architetto Guido Canali.
Duecento le opere in mostra, tra sculture di grandi, medie e piccole dimensioni, arazzi preziosi, dipinti e pale d'altare, splendide vetrate e, chicca tra le chicche, il preziosissimo tesoro del duomo, fino ad oggi conservato nella cattedrale ma ora esposto in modo da poter essere ammirato da tutti. Parliamo di capolavori di oreficeria, avori candidi, paramenti sacri antichi e intessuti con fili d'oro, oggetti e reliquie preziose non solo per il loro valore artistico o stima economica ma perché testimoniano la lunga, lunghissima storia della cattedrale. Scampato per una serie fortunosa di eventi dalle razzie napoleoniche, il tesoro del Duomo è uno dei più belli e importanti di tutta Europa. Il nuovo museo ha l'arduo compito di illustrare, in ventisette sale, oltre seicento anni di storia della cattedrale meneghina: il suo percorso, che si apre con la sala del tesoro e procede con quella delle origini e via via, secolo per secolo, arriva sino al Novecento, raccoglie pezzi molto vari. Si va dall'evangelario e la croce di Ariberto (siamo nel XI secolo), ai dipinti di Tintoretto, dalle statue preparatorie per la facciata e realizzate nel Seicento agli arazzi appartenuti a San Carlo Borromeo, dall'affascinante sala con tutto il materiale preparatorio per la Madonnina alle recenti formelle di Lucio Fontana e Luciano Minguzzi per il concorso sulla quinta porta del Duomo.
Tra le opere da non perdere lungo il percorso anche la deliziosa «Madonna dell'idea» di Michelino da Besozzo, le grandi tele del Cerano e il grande modello ligneo del Duomo (in scala uno a venti) fresco fresco di restauro: fu ideato da Bernardino Zenale nel lontano 1519 e finito solo a metà dell'Ottocento. Il meglio della «fabbrica del Duomo» è ora in mostra in questa nuova sede museale realizzata grazie alla caparbietà della Veneranda Fabbrica (che ha presentato il progetto anche a Mosca) con l'obiettivo di dare nuovo smalto al primo museo, risalente a metà degli anni Cinquanta ma ormai non più idoneo. L'inaugurazione ufficiale è lunedì: dopo la visita (ad inviti), la proiezione per tutti in Duomo di «History that made history» (ore 21.

30, ingresso libero), avvincente documentario sullo sviluppo del Cristianesimo dalla morte di Gesù all'Editto di Costantino. Dal 7 novembre il museo sarà poi aperto al pubblico da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (ingresso: 6 euro, info su www.duomomilano.it).

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