Cronaca locale

"Stranieri non pagano multe". La denuncia choc: "Perché loro la fanno franca?"

La leghista Sardone mette in luce un buco di oltre 10 milioni di euro: "Gli stranieri sono liberi di violare sistematicamente le leggi del codice stradale"

"Stranieri non pagano multe". La denuncia choc: "Perché loro la fanno franca?"

La Lega non ci sta e denuncia a gran voce un buco da oltre 10 milioni di euro nelle casse del Comune di Milano che sarebbe stato provocato, tra il 2019 e il 2020, dalla mancata riscossione delle multe elevate alle automobili con targhe straniere. "Siamo alla solite, i furbetti che vengono da fuori confine sanno che il sistema di riscossione di Palazzo Marino fa acqua da tutte le parti e giocano a fregare Milano", è il commento che arriva da Silvia Sardone. L'europarlamentare e consigliere comunale del Carroccio aveva presentato un'interrogazione sul tema, considerando che i conducenti di veicoli stranieri - in caso di multa - devono provvedere a pagare immediatamente all'agente accertatore la sanzione pecuniaria.

Le multe non pagate

Al sindaco Giuseppe Sala e all'assessore competente è stato dunque chiesto di sapere con precisione a quanto ammonta la cifra totale di contravvenzioni non pagate da conducenti a bordo di auto con targa straniera e quali contromisure sono state adottate per recuperare tali somme. Per recupare le sanzioni pecuniarie relative alle violazioni commesse dai veicoli con targa estera, si risponde, "da più esercizi finanziari è stato affidato a seguito di gara pubblica ad una società esterna il servizio di ricerca dei trasgressori residenti all'estero e di notifica degli stessi". Nel 2019 sono state poco più di 202mila le violazioni affidate alla società esterna per la notifica all'estero, di cui 52mila non pagate (il totale incassato è di circa 6 milioni, mentre quello non incassato ammonta a quasi 5 milioni); nel 2020 invece le violazioni non pagate sono salite a oltre 75mila, per questo il totale non incassato ha sfiorato i 6 milioni di euro.

La denuncia

Una situazione che la Sardone definisce "insostenibile", anche perché va avanti da diverso tempo e ciò ricade interamente sui cittadini di Milano. Le somme non riscosse, propone, potrebbero essere impiegate ad esempio "per riasfaltare le strade conciate peggio o per sistemare la viabilità della città laddove necessario". Ma purtroppo tutto questro sembra essere destinato "a rimanere lettera morta". La leghista ha sottolineato l'urgenza di ripensare il meccanismo di riscossione attuato, poiché a suo giudizio gli stessi numeri forniti dagli uffici evidenziano come non stia funzionando a dovere.

"Mentre i milanesi e i pendolari che raggiungono la città per lavoro vengono vessati con ztl, autovelox, area C e ciclabili dannose, gli stranieri sono liberi di violare sistematicamente le leggi del codice stradale e farla franca?", ha concluso la Sardone.

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