"Resistiamo agli sgomberi, difendiamoci dalla polizia". Due donne in primo piano (una, in grembiule, con il braccio alzato e l’indice puntato, l’altra a braccia conserte), e una terza figura – pare maschile – alle loro spalle. I tre sono schierati contro quattro poliziotti con elmetto e scudo in tenuta antisommossa. Anche se non "bello" come l’originale, è questo il riassunto del murale appare su uno dei ponti lungo il Naviglio Pavese di Milano, proprio all’altezza di via Gola.
Il senso è chiaro: protestare, anche con il colore delle bombolette spray, contro gli sgomberi del comune meneghio in quella che è una delle tante zone franche della città, dove prolifera l’abusivismo e il malaffare.
A denunciare il tutto è un lettore del Corriere della Sera, che ha scritto una lettera all’attenzione della redazione di Milano per denunciare la cosa, chiedendo che l’opera – o per lo meno la scritta – venga cancellata, etichettandola come "oltraggiosa per le forze pubbliche e sicuramente non educativa. Che segnale diamo alla città? Dobbiamo difenderci dalla polizia?".
Pronta e dura la replica di Davide Zini, segretario provinciale di Milano del Movimento sindacale autonomo di polizia: "Messaggio è raccapricciante, chiediamo un
pronto intervento da parte delle istituzioni e, in particolare, del ministro dell'Interno Matteo Salvini affinché vengano garantite la corretta educazione civica e la certezza della pena".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.