Milano cresce e ringiovanisce. Nel 2011 si è invertita una tendenza storica: il numero degli italiani iscritti all'anagrafe è stato maggiore rispetto a coloro che si sono cancellati. E si tratta soprattutto i giovani fra i 18 e i 34 anni che la scelgono o decidono di non lasciarla. Ragazzi che, secondo i dati forniti dal Comune, hanno spostato all'ombra della Madonnina la residenza con tutta probabilità per ragioni di lavoro perché il picco massimo si registra intorno ai 30 anni. Viceversa scende il numero degli over 65 e tra i minori di 18 anni (in entrambi i casi cinque persone in meno ogni mille). Milano insomma torna ad attirare i giovani italiani. Non solo. Se nel conteggio vengono considerati anche gli stranieri il saldo positivo degli iscritti diventa ancora più alto.
Nel 2011 pur rimanendo invariato il numero dei matrimoni rispetto al 2010 (2.900 circa) è scesa anche se solo lievemente l'età media degli sposi. Il primo «sì» viene pronunciato un po' prima anche se negli ultimi sette anni il numero delle celebrazioni in città si è ridotto del 40 per cento. Un bambino su tre è nato da genitori non sposati. Sono invece aumentate del 10 per cento a Milano le coppie italiane che hanno deciso di avere un figlio (dal 24% nel 2003 al 34%) e cresciuta anche se in misura minore la percentuale dei bimbi nati da entrambi i genitori stranieri (dal 18,5% del 2003 al 26%). Battuta d'arresto invece per la natalità. Era infatti grazie alle donne degli anni '60 - figlie del baby boom - che nel primo decennio del Duemila c'era stato un incremento delle nascite.
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