Milano prova a ripartire: riaperti i cantieri della M4

Lo stop ai lavori era stato deciso dalla Regione lo scorso 21 marzo. In cantiere torneranno circa 200 addetti: "Garantiti i necessari protocolli di sicurezza"

Milano prova a ripartire: riaperti i cantieri della M4

Dopo lo stop di due settimane, riprendono i lavori della nuova linea della metropolitana di Milano. "È caduto lo stop ai lavori pubblici quindi con estrema prudenza riapriremo alcuni cantieri a partire dall'M4", ha annunciato il sindaco di Beppe Sala nel video messaggio quotidiano su Facebook ai cittadini.

Milano comincia così a ripartire e lo farà in totale sicurezza. Agli operai che tornarenno al lavoro verrà misurata la temperatura corporea al mattino, all'ingresso in cantiere, e all'ora di pranzo. "Avranno adeguati dispositivi di protezione - ha aggiunto Sala -,mascherine, guanti. E saranno tenuti a distanza l'uno dall'altro". Inoltre, ci sarà una distribuzione "massiva" di disinfettanti e la pulizia periodica degli ambienti di lavoro.

La decisione di riaprire i cantieri della nuova linea della metropolitana era stata anticipata in mattinata dalle ditte che si occupano del progetto. Salini Impregilo e Astaldi "insieme al Comune, a Società M4 e agli altri operatori coinvolti nel progetto, hanno riattivato tutti i necessari protocolli per far operare i lavoratori nella massima sicurezza e attenzione alla salute, proseguendo un cantiere strategico per la mobilità sostenibile della città". Tornano a riattivarsi i cantieri su tutte e tre le tratte (Est, Ovest e Centro) e le talpe meccaniche saranno riaccese la settimana prossima.

In questa fase, viene spiegato, saranno presenti nel cantiere circa 200 tra operai, dipendenti e dirigenti che dovranno cercare di recuperare le due settimane di stallo per arrivare all'inaugurazione della prima tratta a fine gennaio 2021. I lavori erano stati interrotti in ottemperanza a quanto previsto dall'ordinanza del Presidente della Regione Lombardia del 21 marzo 2020 per contrastare la diffusione del Covid-19, che richiedeva la chiusura di tutte le attività a partire dal 22 marzo per 10 giorni e quindi fino al 5 aprile. Resta invece in vigore il Dpcm del 22 marzo (prorogato poi il 1° aprile) che ammette le attività edili relative alle infrastrutture purché siano attuate procedure organizzative, controlli, DPI e modalità di lavoro che mirano a tutelare la salute dei lavoratori e a prevenire qualsiasi forma di contagio.

Per quanto riguarda invece la riapertura dei cantieri stradali bisognerà aspettare ancora un po'.

"Alcuni mi chiedono perché, visto lo scarso traffico, non si riaprono anche alcuni cantieri stradali", ha aggiunto il sindaco Sala spiegando che "si troveranno le giuste formule, però prima di tutto la salute, compresa quella di chi lavora".

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