Non ha un festival di letteratura eppure «Milanolegge» eccome. Scelta ad inizio 2015 come «città del libro», con la quarta edizione di Bookcity, Milano ribadisce il ruolo di capitale dell'editoria. Da oggi a domenica la città riscopre l'emozione cartacea di sfogliare libri nuovi o antichi, parlarne e leggerli. La manifestazione, promossa dal Comune e da un pool di fondazioni, fra cui Corriere della Sera, Feltrinelli, Mondadori e Mauri, ha il pregio di aver fatto, negli anni, dialogare l'Aie (Associazione Italiana Editori) con l' Aib (Associazione Italiana Biblioteche), e Ali (Associazione Librai Italiani), coinvolgendo l'intera «filiera» produttiva. «Bookcity Milano è un modello di successo ed è fortemente voluta dai cittadini» – hanno spiegato l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno e Luca Formenton, presidente del comitato promotore. Oltre 800 gli eventi gratuiti, anche in versione «young» per i più piccoli, del complesso calendario che coinvolge 200 luoghi della città metropolitana, da biblioteche ad università, musei, scuole, carceri ed ospedali, secondo poli tematici che indagano ogni campo delle arti e del sapere. Se il Castello sforzesco si riconferma «quartiere generale» dell'evento, fra le new entry figurano nuovi spazi, come il laboratorio Formentini e il Museo delle Culture o il quartiere Dergano dove andrà in scena un enorme book crossing a cielo aperto.
Fra i protagonisti in arrivo in città, tra gli altri il premio Nobel Herta Mueller, Adrien Bosc, Irene Brežná, Edward Carey, Jeffery Deaver, Amitav Gosh, Hélène Grémillion, Kristin Harmel, Joanne Harris, Jonas Jonasson, Julie Kagawa, Judith Katzir, Hape Kerkeling, Mary Kubica, Maria Tatsos, Björn Larsson, Guillaume Long, Fiston Mwanza Mujila, Luis Sepúlveda, Nassim Taleb, Abraham Yehoshua, Kim Young Ha, Theodore Zeldin.Servizi a cura di Lucia Galli
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