Il lusso non conosce crisi, anzi. La recessione economica non ha intaccato il mercato degli appartamenti più chic del centro di Milano: attici da 200 metri quadri in su, con prezzi che vanno dai 10mila ai 17mila euro al metro quadro. Le agenzie immobiliari a cinque stelle non hanno dovuto fare i conti né con il calo delle compravendite né con il tracollo dei valori degli stabili. Tutt'altro.
«Se avessi avuto a disposizione il doppio degli appartamenti, li avrei venduti tutti» conferma Barbara Magro, titolare di una delle agenzie immobiliari più esclusive del centro di Milano, la «Barbara Magro luxury real estate». Gli affari sono addirittura raddoppiati rispetto all'anno scorso. Semmai la crisi è stata «psicologica», cioè ha portato un po' più di cautela negli investimenti ed ha allungato leggermente i tempi delle trattative. Ma nulla di più: i prezzi degli immobili da sogno sono rimasti gli stessi, a differenza di quelli degli appartamenti della fascia di medio livello, precipitati del 30 e anche del 40 per cento rispetto al valore di mercato.
Da via della Spiga a via Borgonovo, da piazza Sant'Erasmo a piazza Duse e piazza Castello, la richiesta delle case principesche è in netto aumento. Spesso senza accendere mutui di alcun tipo e senza lesinare sui dettagli. Unico limite: i proprietari non riescono a vendere se chiedono più di 20mila euro al metro quadro. «Ma si tratta di una cifra al di fuori del valore di mercato - spiega Barbara Magro -. Se chi vende chiede il prezzo giusto, non incontra affatto difficoltà». Chi compra? «L'80% degli acquirenti sono italiani - spiega l'agente immobiliare extra lusso -. Si tratta di grosse famiglie di Milano, di imprenditori del mondo della finanza, industriali. Gli stranieri invece sono manager di alto livello che si devono trasferire in città con la famiglia».
E i russi? «Quelli investono più nei locali e comprano le ville nelle località turistiche più rinomate: Cortina, Capri, Sardegna». Per chi ha denaro cash, l'investimento finanziario resta sempre il «rifugio» più sicuro. E questo, senza alcun dubbio, è il momento di investire: non necessariamente in un super attico in piazza Castello, ma soprattutto negli appartamenti più abbordabili. Ne è convinta la Magro: «I prezzi sono scesi, quasi dimezzati, ora si fanno buoni affari». Tra le zone «emergenti» e più interessanti dal punto di vista immobiliare ci sono quelle a ridosso del centro più esclusivo e del quadrilatero della moda: da Porta Venezia a via Spallanzani.
Interessanti anche gli immobili subito fuori da Area C.
Colpa della crisi? «No, non solo - spiega la Magro -. La mentalità milanese non va in verticale. Il milanese facoltoso non ama abitare in un palazzo di più di sei o sette piani».
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