Per Enzo Ferrari la Mille Miglia era un «museo viaggiante unico al mondo». Allora come oggi. Storia, presente e futuro di un mondo che viaggia su quattro ruote ma che è anche tante altre cose insieme: passione popolare, cultura, stile, design tecnologia. Un mondo che continua a rombare e che dopo settant'anni torna a Milano, dove la corsa è nata e dove è passata solo due volte, nel 1947 e nel 1948. Una storia cominciata negli Anni Venti, in pieno ardore futurista, quando Franco Mazzotti, Aymo Maggi e Renzo Castagneto (i tre bresciani che poi fondarono la Mille Miglia), gareggiavano con le loro macchine in velocità con il treno e venivano ogni settimana in città al Biffi in Galleria, covo di appassionati di automobilismo come Borzacchini, Brilli Peri, Danese, Nuvolari e Varzi. Si parlava di motori, di velocità, di imprese e qui conobbero il Giovanni Canestrini, il «quarto moschettiere», giornalista responsabile dei motori per la Gazzetta dello Sport. I quattro amici, proprio in Galleria, decisero di creare qualcosa di assolutamente nuovo e sensazionale per scuotere il mondo dell'automobilismo dal torpore e ricordare le tradizioni sportive. E così il 2 dicembre 1926 fu deciso di organizzare una corsa da Brescia a Roma e ritorno. Il percorso ipotizzato misurava 1600 km e Franco Mazzotti disse: «Cioè mille miglia; e allora perché non Coppa delle 1000 Miglia?».
Poi addio Milano, ma ora si torna. E la mattina del 19 maggio sarà la prima volta che la corsa attraverserà il cuore della città con un passaggio nel centro storico durante l'ultima tappa Parma-Brescia, e giungerà a piazza Duomo. La Mille Miglia che passa in città non è solo un rombo di motori: «É un ritorno gradito e spero che non sia una tantum- ha detto il sindaco Beppe Sala presentando l'evento a Palazzo Marino- Era grave mancanza non avere la 1000 Miglia un evento antico ma profondamente contemporaneo e internazionale. Ripartiamo con grande onore con intenzione che legame rimanga anche per gli anni a venire. Se n'era parlato anche in occasione dell'Expo, ma poi si decise di rimandare per questioni di mobilità, prendiamo questa prima edizione per verificare se il tracciato è quello giusto: non vogliamo creare disagi alla città ma mostrare le auto».
Sarà un sfilata dal Corvetto a porta Romana, piazza Giuseppe Missori, via Giuseppe Mazzini Piazza del Duomo dove ci sarà il «rito» del controllo timbro proprio sotto le guglie. Poi le auto punteranno verso Arese e il rinnovato Museo Storico Alfa Romeo, «la macchina del tempo», dove saranno disputate alcune prove cronometrate sul piccolo circuito dell'ex stabilimento del Biscione. Sarà questo un omaggio, a novant'anni di distanza, alla vittoria di Campari e Ramponi del 1928, conl'Alfa Romeo 6C 1500 SS. «Milano condivide nel suo patrimonio genetico molte analogie con il Dna di 1000 Miglia- ha spiegat l'Amministratore Delegato 1000 Miglia Alberto Piantoni - E' una città contemporanea e cosmopolita, che non teme di attraversare il futuro senza disperdere la consapevolezza del proprio passato. Hub del design e della moda, è la città catalizzatrice delle migliori espressioni del Made in Italy. Il nostro passaggio è un evento unico, in uno scenario affascinante».
Quattro le tappe, come sempre. Da Brescia a Roma e ritorno su un percorso di 1.743 chilometri di strade italiane con 112 prove cronometrate e 6 le prove di media oraria. Al via 450 equipaggi provenienti da 44 Paesi distribuiti in tutti i 5 continenti, gli italiani sono il 30 per cento dei team in gara. «Questa manifestazione è un ponte tra passato, presente e futuro per Alfa Romeo- ha spiegato l'Head of FCA Heritage Roberto Giolito - che continua ad essere protagonista della competizione che storicamente la vide vittoriosa ben undici volte su 24 edizioni complessive: un record che non potrà mai essere battuto.
La 1000 Miglia nel centro di Milano farà rivivere l'emozione di vedere le Alfa più gloriose nella loro città natale, affiancate dalle vetture ufficiali della flotta 1000 Miglia, le Alfa Romeo Giulia e Stelvio. Ed è dimostrazione che per l'Alfa la storia non è solo un simulacro da adorare»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.