Tre edifici, oltre 5mila metri quadrati di superficie, sequenziatori e macchinari di ultima generazione e 180 postazioni di lavoro per ricercatori: sono i numeri dei primi laboratori sperimentali di Human Technopole, inaugurati ieri dal ministro dell'Università e della ricerca Maria Cristina Messa. I nuovi spazi, in parte attivati nei mesi scorsi, oggi operativi e rappresenteranno il cuore pulsante delle attività di ricerca dell'Istituto, ospitando gli oltre 100 tra ricercatori e personale di supporto di cui già dispone Human Technopole. Altri 350 scienziati verranno assunti nei prossimi anni. Professionisti di 20 nazionalità diverse, con un'età media di 35 anni: il 60 per cento del personale di ricerca arriva dall'estero: stranieri e italiani attirati dalla tecnologia e dalla strumentazione d'eccezione che permette loro di portare avanti il progetto di ricerca.
Il centro «si fonda sull'eccellenza scientifica, l'interdisciplinarietà, l'internazionalità e il servizio alla comunità di ricerca. Il nostro progetto è creare un istituto di ricerca per le scienze della vita competitivo a livello internazionale in Italia, oggi ancora più ambizioso per le aspettative che, a causa della pandemia, l'opinione pubblica ha verso la scienza» ha spiegato il direttore Iain Mattaj. Collocati nell'area adiacente a Palazzo Italia e all'Albero della Vita, i tre edifici ospitano i centri di biologia strutturale, genomica e neurogenomica, oltre ai microscopi della Facility di Crio-microscopia elettronica e ai sequenziatori di ultima generazione della Facility di Genomica. Nei laboratori si effettueranno studi di biologia molecolare, biochimica, biofisica, biologia cellulare, genetica e genomica, con l'obiettivo comune di promuovere il miglioramento della salute e del benessere dei cittadini, con particolare attenzione al tema dell'invecchiamento.
«Per fare buona ricerca servono persone, multidisciplinarietà, inclusione e una casa. Ringrazio Human Technopole per come è riuscito a portare qui persone non solo scientificamente forti ma soprattutto motivate, per il clima di inclusione tra ricercatori provenienti da diverse parti del mondo, per la discussione continua all'interno del più grande progetto MIND - ha commentato il ministro Messa-. Oggi dobbiamo creare e rafforzare il sistema della ricerca italiana». «Questi laboratori ospitano i primi esperimenti degli scienziati, che hanno scelto di venire a lavorare nel nostro istituto dopo importanti esperienze all'estero. Sono laboratori dotati di tecnologie di ultima generazione per la ricerca nelle scienze della vita che saranno fondamentali, insieme alle tante opportunità di formazione e di finanziamento, nell'attrarre e favorire il rientro di altri talenti - ha spiegato il presidente della Fondazione Human Technopole Marco Simoni -.
Il centro funziona anche da attrattore di investimenti: nel 2021 per ogni 4 euro di soldi pubblici spesi nella scienza siamo riusciti a attrarre un euro di fondi europei e privati, che è una proporzione molto significativa. Una volta arrivato a regime, nel 2027/28, il centro dovrebbe riuscire a raddoppiare il suo bilancio, che oggi conta su 140 milioni l'anno dal governo».
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