Minori sull'orlo del suicidio, nel 2016 denunciati 31 compagni «bulli»

Elena Gaiardoni

Anche questa è una guerra. Trentun bulli minorenni della rete denunciati nel 2016 che hanno portato alcuni loro compagni sull'orlo del suicidio. Oggi la giornata nazionale dedicata al bullismo e al cyberbullismo porta alla luce dati impressionanti. Un caso al giorno nelle scuole italiane di ragazzi che cadono nella persecuzione dei loro coetanei, persecuzione fisica oppure sul web. Due adolescenti su tre vengono umiliati e violentati psicologicamente, e non hanno il coraggio di parlarne con nessuno.

I dati vengono forniti da Telefono Azzurro, che ha raccolto testimonianze e denunce di coloro che sono caduti nel velenoso mirino. Il dramma scotta perché trancia la vita di giovani. Si fa sempre più urgente a questo punto la ripresa del dibattito parlamentare sul decreto legge in materia di contrasto al cyberbullismo, approvato il 31 gennaio dal Senato.

Secondo una ricerca del Safer Internet Day 2016, il 10% delle vittime di questi fenomeni cerca di togliersi la vita. Dalle nove di stamattina il dirigente dell'ufficio scolastico di Milano, Marco Bussetti, con i ragazzi della Consulta provinciale studentesca, quelli del liceo scientifico Bramante di Magenta e della media Majno di Milano sarà nell'aula magna del Tribunale per discutere sulla legge lombarda sul cyberbullismo, di sexting, privacy e dipendenza da internet.

Si succederanno esperti delle forze dell'ordine, della legalità, della sicurezza informatica, della salute. Alla scorsa edizione hanno aderito oltre 15 mila studenti delle scuole di 16 regioni italiane. L'obiettivo: fornire metodi di difesa per entrare in mondo, internet, dove la guerra non è uno schermo finto.

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