Per i Verdi nei Paesi europei è un momento molto favorevole: in varie elezioni politiche o locali le liste ambientaliste hanno avuto un risultato positivo, sulle liste verdi si è infatti orientato un elettorato di sinistra ed europeista deluso dai partiti tradizionali. In Italia, finora, le cose sono andate diversamente. Ma il compito di risollevare le sorti dei Verdi italiani, facendo risorgere il Sole che ride, tocca soprattutto a una milanese: Elena Grandi (nella foto), che è vicepresidente di Zona 1 capolista dei Verdi nel Nord Ovest. «Europa Verde - spiega - prima che una lista è un progetto ecologista ed europeista. I Verdi Italiani insieme a Possibile fanno riferimento alla grande famiglia dei Verdi europei, e sono parte del solo partito transnazionale europeo. Crediamo che sia il momento di dire che il vero voto utile sarà quello per salvare il pianeta e il clima. La nostra storia politica è garanzia di coerenza perché i Verdi da 35 anni si battono per la salvaguardia del pianeta attraverso la conversione ecologica dei processi produttivi. Vogliamo un futuro di sostenibilità ambientale, economica, politica, sociale culturale. Il solo futuro possibile».
Nel simbolo di Europa Verde compare «un sole che ride all'Europa», ovvero il classico sole del partito ambientalista italiano al posto della o contenuta nella parola Europa. Il partito spera di non deludere le attese di chi lo dà all'1,8%.
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