Carlo Fidanza, eurodeputato Fdi, prende quota il nome di Gabriele Albertini come candidato sindaco del centrodestra, cosa ne pensa?
«Nessuna preclusione personale, i suoi anni da sindaco rimangono nella storia di Milano, è uno dei nomi sul tavolo nazionale e nei prossimi giorni, speriamo prima possibile, i leader del centrodestra decideranno su Milano e le altre grandi città al voto. Più la rosa è ampia e i nomi sono di qualità, Albertini certamente lo è, meglio è per tutti».
Sala dice che la società civile «fa fatica a mettere la faccia accanto a Salvini», è così?
«Abbiamo avuto la disponibilità a candidarsi da parte di diversi uomini della società civile, lo stesso Albertini non ha più incarichi politici».
C'è anche chi ironizza sull'usato sicuro, tra la Moratti richiamata in Regione e l'ipotesi Albertini in Comune.
«Rispetto a 10 anni in cui la sinistra ha fatto molte chiacchiere e pochi fatti, casomai peggiorativi, basti pensare ai disastri sulla mobilità, anche rivendicare con orgoglio che la Milano che vediamo oggi è frutto in gran parte delle scelte prese da Albertini prima e Moratti è un vanto. Se sceglieremo l'ex sindaco non temo l'effetto minestra riscaldata. Poi la giusta rivendicazione di quanto fatto in passato va sempre unita allo sguardo sul futuro».
In Regione ci sono state tensioni tra Fdi e il resto della maggioranza, attriti superati?
«In momenti critici si sono prese delle scelte rapidamente, abbiamo rivendicato pari dignità e dopo i momenti di chiarimento anche negli ultimi giorni dentro la maggioranza ci auguriamo che si vada avanti con spirito di maggiore collegialità. Quando bisogna mettere la faccia davanti ai cittadini non ci vogliamo sottrarre, pretendiamo di essere coinvolti nelle decisioni».
Si dice che la consigliera regionale di Italia Viva Patrizia Baffi sia pronta a passare con Fdi...
«Non è un mistero che stiamo cercando di rafforzare la nostra presenza in Regione per essere più incisivi sulle scelte da assumere da qui a fine legislatura».
Sala tiene la porta aperta all'alleanza con i 5 Stelle, un vantaggio o uno svantaggio per il centrodestra?
«Intanto è un segno di paura, sa perfettamente che il centrodestra è competitivo e che può perdere, c'è molta delusione in città. Ma tra Verdi Europei e M5s, per i milanesi sarebbe il segnale di una gestione ancora più paralizzante su urbanistica e mobilità. Addio crescita e sviluppo».
Il sindaco ha sbagliato a incontrare due rapper a pochi giorni dalla guerriglia a San Siro?
«Mentre i milanesi chiedono ordine e legalità Sala strizza l'occhio a situazioni borderline. In questi anni ha cercato di controbilanciare a sinistra la sua caratteristica manageriale, ma ogni giorno gli viene chiesto un esame in più: fa il tampone dalla Brigata no global e un'ora dopo gli chiedono sanatoria per gli immigrati. Credo che tanti moderati che nel 2016 lo hanno scelto come uomo Expo e manager della Moratti torneranno a casa, voteranno per noi».
Fdi in Comune
ha presentato 100mila emendamenti al Bilancio, cosa volete ottenere?«É stato uno sforzo titanico per Fdi ma serve un Bilancio a sostegno delle imprese dopo la crisi Covid, e va cancellata la Tari per i mesi di chiusura».
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