Morto l'uomo sprangato dall'amante della moglie L'AGGUATO L'ottantenne aveva sorpreso la coppia e aggredito il rivale

Morto l'uomo sprangato dall'amante della moglie L'AGGUATO L'ottantenne aveva sorpreso la coppia  e aggredito il rivale

È morto ieri al San Raffaele dopo una settimana di agonia, l'anziano che dopo aver sorpreso la giovane moglie in flagrante adulterio, ha affrontato il rivale armato di coltello. Dopo aver ferito l'uomo con un fendente, il pensionato è stato però colpito più volte al capo con una spranga, cadendo a terra privo di sensi. Il suo corpo è stato scoperto da un vigilantes che ha lanciato l'allarme. Mentre i carabinieri arrestavano il feritore, il 118 trasportava il marito tradito al San Raffaele.
Mario G., 79 anni, abitava a Vignate, e da tempo sospettava che la moglie, 50 anni, lo tradisse con un altro uomo, Davide D. 47 anni, un artigiano che ha un capannone nella zona industriale del paese in via Friuli, dove del resto lavora anche la donna. La sera del 27 la donna esce di casa con una scusa, seguita poco dopo dal marito. L'anziano è sicuro di sorprenderla con l'amante e parte già con il coltello in tasca. Gli anni infatti non hanno mitigato il suo carattere aggressivo che in passato lo ha portato a qualche condanna per lesioni.
Arrivato attorno alle 2.30 davanti al capannone, trova conferma ai suoi sospetti e chiama a gran voce il rivale. Appena questi esce lo aggredisce riuscendo anche a ferirlo con una coltellata. Davive D. rientra nel capannone ma, anziché rimanere dentro al sicuro, si arma di una spranga ed esce per rintuzzare l'attacco. Fuori lo scontro si riaccende e Mario G. viene colpito più volte al capo fino a cadere a terra privo di sensi. Davive D. spaventato cerca di allontanarsi proprio quando un vigilantes passa, nota il corpo del pensionato e lancia l'allarme. Arriva il 118 che raccoglie Mario G. e lo porta al San Raffaele dove viene ricoverato ormai in coma. I carabinieri di Cassano D'Adda rintracciano poco distante anche l'artigiano.

Grazie alle telecamere in zona ricostruiscono la vicenda e, nonostante l'uomo sostenga di aver agito per legittima difesa, decidono di far scattare le manette per tentato omicidio. Un'accusa che ora diventa più pesante perché il pensionato, dopo una settimana di agonia ieri ha cessato di vivere senza aver ripreso conoscenza.

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