Moto nella ztl: Municipio «snobbato»

Richiesta bipartisan del centro, ma il Comune fa orecchie da mercante

Sembrava un provvedimento facile facile, l'interrogazione è stata presentata il 20 luglio dal centrodestra ma condivisa (e votata) quel giorno stesso da tutta la maggioranza. Il classico provvedimento bipartisan che accontenta tutti. Ma in un mese e mezzo molto si è parlare dei cantieri vecchi e nuovi della M4, nulla si è saputo - almeno per ora - di questa richiesta al sindaco e alla giunta: riaprire la zona a traffico limitato di via Mazzini almeno agli scooter. Permettere almeno a chi gira in moto, per tutta la durata dei cantieri per la M4 in zona San Babila (che appesantiscono il traffico in tutto il centro) di raggiungere la zona sud-est della città passando dal tratto che collega il Duomo a Missori. Un ztl congelata per cinque anni, fino a fine lavori, per alleggerire il traffico e i disagi di chi per percorrere pochi metri è costretto a lunghi percorsi alternativi. Si vedrà. Forse già lunedì sera, visto che alle 21 nella sede del Municipio 1 in via Dogana è convocato un incontro aperto sui cantieri M4 con l'assessore comunale ai Trasporti Marco Granelli e il presidente della società M4 Fabio Terragni. All'ordine del giorno ci sono le nuove deviazioni in via Vettabbia (chiusa per un anno proprio da lunedì) e quelle che scatteranno in via Santa Sofia e nella zona di Porta Romana a partire dalla metà di settembre. Una somma di cantieri che richiede una somma di alternative per evitare ingorghi.

Il centrodestra ritiene la riapertura della ztl di via Mazzini una rapida soluzione per chi si muove sulle due ruote. «Torneremo alla carica nell'incontro con Granelli, anche per tarare l'ascolto reale dei Municipi» avverte il capo dell'opposizione Filippo Jarach.

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