Ancora un'aggressione contro le forze dell'ordine. Dopo l'episodio alle Colonne di San Lorenzo di une mese fa con pitbull aizzati contro i carabinieri intervenuti per fermare uno scippatore, domenica mattina all'alba un gruppo di giovani immigrati ha lanciato bottiglie contro i carabinieri. I militari del nucleo radiomobile sono intervenuti all'esterno del McDonald's di piazza XXIV Maggio per la presenza di un gruppo di giovani, già prima coinvolti in una rissa, che bevevano alcolici e ascoltavano musica ad alto volume. Per fare allontanare i ragazzi è stato richiesto l'ausilio di un nucleo di carabinieri, attaccato da un lancio di bottiglie. Sono state identificate e sanzionate per il mancato rispetto della normativa anti-Covid 12 persone, gran parte delle quali di origine centrafricana tra i 20 e i 25 anni. Due italiani di 19 e 32 anni sono stati arrestati e denunciati per resistenza a pubblico ufficiale.
Sabato scorso una rissa sul tram 3 tra giovani con tanto di lattine di birra in mano che si picchiano furiosamente, ieri sera un autista è stato minacciato e il mezzo vandalizzato da un italiano fuori di sè, qualche settimana prima in Duomo una cinquantina di ragazzi si erano scontrati a colpi di bottiglie e cazzotti, per finire con il lancio di sedie alla Loggia dei Mercanti. Da un lato il fenomeno crescente delle risse e incursioni vandaliche organizzate tra adolescenti ubriachi sui social, dall'altra una movida sempre più molesta anche per i fiumi di alcol portato da casa o in alcuni casi somministrati in violazione delle regole per i dehors.
Per il centrodestra il tema fondamentale è la mancanza di controlli, promessi a più battute dal sindaco, che aveva anche annunciato un incontro urgente con il prefetto, e mai messi in pratica e la mancata applicazione di strumenti per la sicurezza, come il Daspo urbano. «Sabato notte, come ormai accade tutti i fine settimana, si registra un vero e proprio bollettino di guerra nelle zone della movida. È questo il controllo i cui si vanta il sindaco Sala? È questa la sicurezza di cui parla per Milano?» si chiede polemico il consigliere comunale di FdI, Riccardo De Corato. «Quando il centrodestra guidava Milano avevamo vietato il consumo di bevande in vetro dai locali e i controlli erano rigorosissimi proprio per evitare le scene di guerriglia a cui stiamo assistendo oggi». Diversa la ricetta per Alessandro de Chirico, consigliere di Fi, che invoca maggiori controlli in alcune zone come il Quadrilatero di via Lecco e la Bicocca. Tavolini troppi vicini, assembramenti, musica ad alto volume nella gay street milanese, senza che si veda l'ombra di un vigilie. «Pericolosa» a questo proposito la sentenza del Tar su corso Garibaldi: i residenti di via Lecco esasperati hanno già presentato ricorso appellandosi alla sentenza, che di questo passo rischia di penalizzare tutti i locali della città. «Non si tratta di introdurre uno stato di polizia ma di far rispettare le regole - riflette de Chirico- ci sono zone che sono terra di nessuno.
Non solo, sarebbe ora che il sindaco applicasse in maniera massiccia il Daspo urbano e le espulsioni, nel caso di irregolari, per mettere fine a queste situazioni. Non si tratta di essere razzisti o omofobi, ma a Milano regna la cultura della violazione perenne delle regole, che danneggia tutti: cittadini, commercianti e forze dell'ordine».
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