Cronaca locale

Movida violenta, maxi rissa in via Gola. "Prima dell'isola estiva servono vigili"

La testimonianza in diretta del consigliere azzurro De Chirico

Movida violenta, maxi rissa in via Gola. "Prima dell'isola estiva servono vigili"

Due settimane fa una maxi rissa in corso Garibaldi era finita con un ragazzo accoltellato e trasportato in codice rosso all'ospedale e un altro identificato il giorno dopo e portato in cella. Una «fase 2» della movida ad alta tensione. Sabato scorso si è sfiorato di nuovo l'eccesso in zona Navigli, ad assistere direttamente alla scena il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico che ha sollecitato una maggiore attenzione di vigili e forze dell'ordine sulle aree di maggior assembramento. «Mi trovavo sul Naviglio Pavese - racconta - e purtroppo ho dovuto constatare il degrado in cui è precipitata la zona. Andirivieni di personaggi loschi alla ricerca di droga, urla, risse a più riprese».

Intorno alle ore 23, ha assistito ad una «violenta colluttazione nei pressi di via Gola, che è andata avanti a lungo creando scompiglio e preoccupazione fra i presenti». A due passi dai locali trendy dei Navigli, via Gola purtroppo rimane più nota come terreno di risse e piazza dello spaccio. E De Chirico riferisce che dalle urla «sembrava fosse un regolamento di conti per il traffico di droga». Eppure l'area non risulta ben presidiata, a sentire la testimonianza diretta. «Nel corso di tutta la serata - fa presente il consigliere azzurro -, dalle 18.30 a mezzanotte circa, sono passate solo una pattuglia della polizia locale e una dei Carabinieri, basta. Davvero un po' pochino per una zona dove gli episodi di violenza si susseguono». De Chirico ha girato con il cellulare un paio di video della maxi rissa, «li girerò io stesso al sindaco Beppe Sala - anticipa -, con l'invito a intensificare il controllo del territorio». In questi giorni dovrebbe avere il via libera l'isola estiva in via Ascanio Sforza, «ma in questo contesto - sostiene - è un errore.

Si rischia di fare un regalo agli spacciatori che già oggi agiscono indisturbati».

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