Cronaca locale

La multa non spaventa Sea «Così salveremo i lavoratori»

La multa non spaventa Sea «Così salveremo i lavoratori»

La Sea deve poter continuare a gestire l'handling nei suoi aeroporti (i servizi a terra di Linate e Malpensa), «anche attraverso una società nuova» che le garantisca «il diritto di assumere i lavoratori di Sea Handling nella nuova realtà». Passata la botta del Consiglio di Stato che ha accolto l'appello del governo contro il ricorso al Tar della Lombardia presentato dal Comune per sospendere la maxi multa dell'Unione europea, il presidente di Sea Pietro Modiano cerca di guardare avanti. Perché quel macigno da 360 milioni di euro comminati per gli aiuti concessi alla controllata Sea Handling e che diventano 450 con gli interessi, rischia di affondare i bilanci della società aeroportuale di cui il Comune è il socio pubblico di riferimento e soprattutto mettere sulla strada i lavoratori. Intervenuto ieri a un incontro della Fondazione Italia-Cina, Modiano ha spiegato che la sospensiva della multa concessa nei mesi scorsi dal Tar, «è stata una cosa utilissima perché ha permesso di non iscrivere a bilancio il debito per gli asseriti aiuti di Stato e di cominciare il negoziato con la Commissione europea». Secondo il presidente «l'obiettivo del negoziato è di trasformare la sanzione da monetaria in non monetaria». Infatti «la sanzione non monetaria ha a che fare con un concetto di discontinuità di Sea Handling rispetto alla quale poniamo due paletti: primo che la Sea possa continuare a gestire l'handling nei suoi aeroporti e poi che, anche attraverso una società nuova, abbia il diritto di assumere i lavoratori nella nuova realtà». Ma Modiano ricorda anche che «la situazione rimane complicata e il problema è che Handling è una società in sistematica perdita e da qui nasce tutta la questione degli aiuti di Stato». Una «situazione che va rimossa e tutti dobbiamo impegnarci per portarla in condizioni di sostenibilità economica».
Per il sindaco Giuliano Pisapia il Comune, la Sea e il governo stanno lavorando con la Commissione europea per trovare una soluzione «che possa salvaguardare l'occupazione». E per questo «il percorso è in fase positiva, soprattutto c'è comprensione della situazione che si creerebbe nella società qualora la Commissione continuasse nelle sue richieste. Adesso c'è un colloquio costruttivo, non una contrapposizione». Fondamentale, aggiunge Pisapia, è stata la scelta del ricorso al Tar che ha permesso di aprire un dialogo con la Commissione senza le condizioni imposte inizialmente. Quanto ai tempi, il sindaco prevede una conclusione «prima delle elezioni europee ad aprile». Walter Galbusera, segretario di Uil Lombardia, dice che per salvare i lavoratori è «urgente la prosecuzione del negoziato con la necessaria decisione». Ma nello stesso tempo «occorre affrontare con determinazione e concretezza la paradossale situazione di Linate che fa concorrenza a Malpensa, alimentando gli aeroporti di Parigi, Londra, Francoforte. Ciò è tanto più urgente di fronte alla prospettiva di acquisto di Alitalia da parte di AirFrance e Klm».

Oggi il primo incontro tra Modiano e le organizzazioni sindacali, a partire da Cgil, Cisl e Uil, per affrontare il futuro di Sea Handling.

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