Il signor Maurizio C. è un cittadino ordinato e scrupolosissimo. Nel suo armadio ha una cartelletta in cui conserva bollettini e sanzioni già pagate che risalgono a cinque o sei anni fa, «conservo tutto, non si sa mai». Tre giorni fa ha trovato nella cassetta delle lettere un avviso di giacenza in posta, il giorno dopo ha ritirato la buste e scoperto del sollecito di pagamento per una multa non pagata nel 2019, ma - a differenza della maggior parte dei milanesi probabilmente -, non è andato «nel panico». Ha tirato fuori dalla cartelletta la prova del pagamento. «Avevo preso una sanzione per accesso vietato in una corsia preferenziale con lo scooter, ma ero certo di aver pagato. Certo, chissà quanti non hanno modo di controllare e versano di nuovo la cifra...». Il problema è che per una falla nel sistema del Comune sono quasi 12mila le «cartelle pazze» spedite per errore ai milanesi. Lo scorso luglio c'è stata un'impennata, quando ai centralini di Palazzo Marino sono arrivate in pochi giorni oltre tremila chiamate di protesta a Palazzo Marino si sono svegliati e hanno cercato il «baco» informatico. La piattaforma, nel cambio di un software, non aveva registrato pagamenti. L'amministrazione ha assicurato che eventuali multe già pagate saranno rimborsate, agli interessati (che potrebbero aver preso più di una sanzione a testa) «arriveranno le comunicazioni di annullamento», sul sito del Comune è stato pubblicato un avviso sintetico: «Un malfunzionamento del sistema informatico ha comportato l'emissione di solleciti per multe del 2019 già pagate dagli interessati. All'invio di solleciti seguiranno comunicazioni di annullamento o di rettifica del provvedimento». Ma a quanto pare la coda delle multe inviate per errore è lunga se i cittadini, quasi tre mesi dopo, stanno ancora ricevendo le notifiche, e rischia di essere lungo e caotico anche l'affaire rimborsi. Peraltro, lo stesso scooterista sanzionato nel 2019 fa presente che «non tutti vanno sul sito a controllare questi avvisi. Io non ho ricevuto ancora nessuna comunicazione a domicilio. Aspetterò qualche giorno per capire se devo inviare comunque la copia che dimostra il pagamento, visto che sul sito neanche questo è specificato».
Il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico si chiede «come sia possibile che il Comune di Milano, e in particolare la Polizia Locale, mandi questi avvisi pazzi di pagamento per sanzioni già pagate. Forse bisognerebbe fare qualcosa di più di un semplice avviso sul sito istituzionale.
Quanti sono gli sprovveduti che per non avere rogne, in buona fede, pagano senza verificare se all'epoca presero la multa e la pagarono oppure non hanno conservato le ricevute del pagamento? E a chi ha pagato due volte la sanzione in quanto tempo verranno restituiti quei danari? Da una smart city, come spesso ci ricorda il sindaco Beppe Sala, ci aspettiamo un po' di attenzione in più».
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