Sono rimasti vittima della loro passione. Per la montagna, lo sport, la neve e la voglia di stare in compagnia ad alta quota. In certe situazioni essere esperti di scialpinismo non basta se la fortuna ha deciso all'improvviso di voltarti le spalle, magari proprio nel momento sbagliato. Gianluca Spina, Francesca Clerici, Paolo Giovanni Agugini, la moglie Valeria Bassi e un loro amico, infatti, sabato pomeriggio ce l'avevano quasi fatta a raggiungere l'Ospizio del Gran San Bernardo, 2300 metri di altezza e bellezza da brivido di ghiaccio: l'allerta valanga era a livello 2 su un massimo di 5, il vento forte e la nebbia fino a quel momento non avevano dato problemi lungo un itinerario da sempre considerato sicuro, percorribile al massimo in due ore. E loro, tutti 50enni esperti di scialpinismo, certo non pensavano che quegli ultimi, maledetti 300 metri - un tragitto conosciuto come Combe des Morts, la valletta dei morti, non certo un nome di buon auspicio - per loro sarebbero stati fatali. E invece la stretta valle esposta alle slavine ha fatto «onore» alla sua triste fama e il gruppetto è stato travolto da una valanga.
Sono morti in quattro, tutti residenti a Milano, tutti molto conosciuti. Il 50enne Gianluca Spina, poi, era un personaggio di spessore internazionale. Professore ordinario di Gestione aziendale al Dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico, dal 2001 era anche direttore del Mip, la prestigiosa scuola per manager dell'ateneo. Spina, che insegnava management e business economico non solo al Mip ma anche in altri corsi del Politecnico, aveva contribuito a far entrare l'ateneo nella classifica delle migliori università stilata annualmente dal Financial Times. Francesca Clerici, anche lei 50enne, aveva una specializzazione di Ricerca in Scienze neurologiche e del dolore e lavorava all'ospedale Sacco dove si occupava in modo particolare delle malattie neurodegenerative associate a compromissione cognitiva. Era stata relatrice in numerosi convegni sul morbo di Alzheimer.
Le altre due vittime sono Valeria Bassi, 51 anni, insegnante di matematica e fisica al liceo classico Parini e suo marito, il coetaneo Paolo Giovanni Agugini, commercialista laureatosi all'università Bocconi e titolare di uno studio tributario in via Nino Bixio, in Porta Venezia, grande appassionato di montagna. Un quinto escursionista si è miracolosamente salvato.
Il fronte della massa di neve che ha investito i cinque era largo un centinaio di metri ed è sceso a valle per circa 200 metri. Immediatamente è scattato l'allarme, ma le operazioni sono state rallentate dal maltempo che ha impedito agli elicotteri di salire in quota per molti minuti: i soccorritori sono stati quindi lasciati a una quota più bassa e sono risaliti a piedi fino al luogo della slavina. Gli scialpinisti erano sepolti sotto una spessa coltre, per alcuni fino a due metri e mezzo. Una trentina di uomini, con l'ausilio di sonde e cani da valanga, hanno scavato a lungo per estrarre i feriti, che sono stati trasportati a valle con gli elicotteri di Air Glaciers. I 4 più gravi - sia per i traumi da caduta sia per ipotermia - sono stati ricoverati nei reparti di rianimazione di vari ospedali del Vallese.
Tre di loro sono arrivati in fin di vita e i medici elvetici hanno solo potuto constatare il decesso, il quarto è morto nella notte. Solo uno di loro, un uomo, se l'è cavata solo con qualche escoriazione. Ed è tornato subito a Milano. Con il cuore a pezzi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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