«Anche quest'anno il Comune di Milano dimentica di celebrare il Giorno della Libertà che ricorda il 9 novembre 1989, data del l'abbattimento del muro di Berlino» attacca Carlo Fidanza, deputato milanese di Fratelli d'Italia. Le uniche celebrazioni e commemorazioni storiche che avvengono a Milano da qualche anno a questa parte, non a caso, sono patrocinate o promosse se non addirittura organizzate, dai singoli municipi, a guida centrodestra.
Nonostante la legge istitutiva del 2005 - ricorda il parlamentare - preveda che le istituzioni pubbliche e le scuole ricordino questa ricorrenza, da quando la sinistra governa a Milano mai una volta l'ex sindaco Giuliano Pisapia e l'attuale primo cittadino Giuseppe Sala si sono degnati di ricordarla. Al contrario, non si sono mai persi una data che ricordasse le vittime o i martiri del nazifascismo. «È una pagina di storia troppo scomoda perché ricorda l'oppressione comunista e le decine di milioni di morti che questa ha causato» spiega l'ex consigliere comunale (2006-11) e vicecoordinatore lombardo del PdL.
«Nel 2009 la Giunta Moratti, a seguito dell'approvazione in Consiglio comunale di una mia mozione - ricorda Fidanza - intitolò al 9 novembre Giorno della Libertà i giardini di viale Montenero, da poco riqualificati e recintati. Nemmeno ieri quei giardini hanno visto la presenza del sindaco Sala».
Secondo la sua agenda ieri il primo cittadino - osserva con amarezza il deputato di FdI - si occuperà di agricoltura e di qualità dell'aria, ma non troverà dieci minuti per ricordare una data che ha segnato il destino dell'Europa intera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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