Stella a cinque punte, falce e martello, «solidarietà alla Br Nadia Lioce». Al Corvetto una scritta rossa campeggia - del tutto indisturbata - da almeno una settimana. Sette giorni sono passati dalla denuncia che il Municipio ha inoltrato a tutti gli organi competenti. La scritta con lo spray reca la data del 4 maggio, giorno in cui un ulteriore giudizio, per una sorta di protesta penitenziaria, è stato attivato all'Aquila, dove Lioce sconta il carcere a vita dopo le condanne riportate per gli omicidi dei professori riformisti Marco Biagi e Massimo D'Antona e del sovrintendente dei polizia Emanuele Petri.
Una frangia minoritaria di estremisti la ritiene «prigioniera politica» e qualcuno ha pensato bene di esporre questa delirante solidarietà su un muro del Corvetto. E nessuno, a Palazzo Marino, nelle sinistra, si è preso la briga di dire o fare niente.
Nessuno con tre eccezioni: il presidente della commissione Municipale Sicurezza, Francesco Rocca, l'ex vicesindaco e oggi assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia), e il presidente del Municipio Paolo Bassi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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